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Roma, sgominata la ‘banda delle Audi’: arrestati 3 stranieri e sequestrati 73 mila euro

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È stato messo in atto, nei giorni scorsi, un mirato servizio teso a prevenire furti di auto in zona Roma Nord, coordinato dal commissariato Ponte Milvio, diretto da Antonio Soluri, e coadiuvato dai commissariati di Villa Glori, Prati e Borgo.

LA ‘BANDA DELLE AUDI’

Il  lavoro svolto dal personale della Polizia di Stato, durante la scorsa serata, ha permesso di arrestare 3 moldavi e sequestrare un’ ingente quantità di materiale elettronico per “aprire” autovetture Audi e la somma di 73 mila Euro. Il blitz è scattato poco dopo le 23.00, quando sono state segnalate al 112 due persone intente a forzare un’autovettura parcheggiata in via Donatello.

Ma, mentre gli equipaggi erano a poca distanza dal luogo indicato, hanno notato una persona scappare in direzione viale del Vignola gettando, durante la corsa, alcuni oggetti successivamente recuperati dai poliziotti, risultati essere un telecomando con relativa chiave di accensione per Audi, oltre ad uno scanner diagnostico Bluetooth – verosimilmente usato per la decodifica della chiave – e un cellulare.

Così, mentre l’uomo, successivamente identificato per R.U., moldavo di 34 anni, veniva raggiunto e bloccato dai poliziotti, un altro equipaggio raggiungeva via Donatello, dove veniva notata un’Audi A5 con motore acceso. I poliziotti, avvicinatisi all’autovettura, hanno trovato 2 uomini rannicchiati tra i sedili posteriori per non farsi scorgere, che subito sono stati fermati.

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LE PERQUISIZIONI

All’interno della macchina sono stati rinvenuti 3 cacciaviti ed una chiave di accensione, oltre ad un portafoglio con i documenti del fuggitivo bloccato poco prima. La perquisizione effettuata addosso ai 2 fermati, T.P. di 30 anni e R.E. di 36, anch’essi moldavi, ha permesso di rinvenire altri telecomandi con relative chiavi di accensione marca Audi, un cellulare con connessione Bluetooth attiva, sul quale era installata un’applicazione specifica per i modelli delle autovetture in questione e con in funzione un software di scanning.

Inoltre, le successive perquisizioni, presso i relativi domicili e presso un’officina in uso ai fermati, hanno permesso di rinvenire e sequestrare altro materiale, quale carte di circolazione, centraline diagnostiche obd, chiavi di altre autovetture Audi nonché, all’interno di una borsa occultata in un armadio, la somma di 73 mila euro di cui i tre non hanno saputo dare contezza e una pistola scacciacani con relativo copioso munizionamento. Al termine delle indagini R.U, T.M. e R.E. sono stati tratti in arresto per tentato furto in concorso, mentre sono in corso accertamenti al fine di verificare collegamenti con altri eventuali furti di autovetture della stessa marca.

 

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