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Suicidio Tiziana Cantone: la sua vicenda deve servirci da monito

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Forse non era consapevole di quello che le stava accadendo, forse non sapeva che quelle immagini così intime, girate quando ancora era minorenne, sarebbero diventate di dominio pubblico. Forse invece era cosciente, sapeva che quel giovane aveva deciso di riprenderla e la cosa la eccitava ma non preoccupava, perché quel video sarebbe rimasto qualcosa di privato, magari immediatamente cancellato. Ha 19 anni la studentessa di Pozzuoli protagonista di un video hard che la vede protagonista e che in pochissimo tempo è diventato virale in rete.

E’ passato un mese dal suicidio di Tiziana Cantone, e oggi siamo davanti ad una situazione molto simile; umiliante, angosciante, deleteria.
Non so voi, ma io non ho più parole, e non perché puritana, moralista, bigotta che si scandalizza dinnanzi ai giochi sessuali altrui – anzi, sinceramente non me ne può fregar di meno – ma semplicemente perché ormai siamo tutti coscienti che la tecnologia abbia portato ad un velocissimo scambio di informazioni, sappiamo anche che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, e che per far sì che il privato rimanga tale è necessario salvaguardarlo, tutelandoci, stando attenti, soprattutto ATTENTE, a maggior ragione quando si tratta della nostra sfera intima, della nostra sessualità.
Tiziana si fece riprendere durante una fellatio e inviò quel video a tre persone. È ovvio, ha sottovalutato la gravità del gesto e purtroppo, anche a causa della cattiveria e superficialità altrui, ne ha pagato le gravissime conseguenze.
La studentessa di Pozzuoli è stata ripresa mentre faceva sesso; quel video adesso sta girando velocemente. Le sta rovinando la vita, com’è accaduto a Tiziana. Oggi leggevo di un nuovo caso; un  ventottenne è stato denunciato dalla Polizia Postale di Asti per sexextortion. La vittima, trentenne, ha deciso di denunciarlo dopo aver appreso che quei filmati che dovevano rimanere “tra loro” erano diventati cosa di tutti.
Smetto di girarci attorno, arrivo al dunque, e lo faccio rivolgendomi a tutte le appartenenti al mio genere, dalla più pudica alla più emancipata, dalla più timida, alla più disinvolta. Allora: a letto volete fare le capriole? Vi garbano i salti mortali? Volete provare sensazioni nuove? Vi garba far sesso con 24,7 persone contemporaneamente? Ok. Chi se ne frega! Evitate però di farvi riprendere mentre lo fate e soprattutto, in caso di sesso occasionale – mi raccomando, protetto – guardatevi attorno e controllate che nessuno lo stia facendo a vostra insaputa.
Sì, lo so, sembro vostra madre, o forse una sorella apprensiva, ma mi rendo conto che è un bene che qualcuno vi parli schiettamente, perché qui non si gioca più, perché i social possono essere simpatici ma altrettanto pericolosi, perché una vita può essere rovinata in poche ore, perché il sesso è una cosa intima, privata, e tale deve rimanere.
A presto.
Alessandra Crinzi
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