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Velletri, area ex amore: l’architetto Acciarito propone un parcheggio ipogeo sotto ad un bosco urbano attrezzato a parco

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“Chiunque di noi è disposto a pagare un parcheggio. Il problema non è quello di mettere in discussione il pagamento di un parcheggio, ma piuttosto, essere soddisfatti di pagare un servizio in un luogo, in cui, tutti, ne possano nel tempo, riconoscere la qualità che esso offre alla città, sia dal punto di vista socio-economico che da quello ambientale”. 

A sostenerlo è Emanuel Acciarito, giovane architetto, nato a Velletri, laureato in architettura all’università di Roma “La Sapienza”. Attento ed interessato osservatore di tutte le tematiche riguardanti lo sviluppo eco-sostenibile ed efficiente della “Smart City” futura, lavora costantemente nella chiara direzione di rispetto, tutela e valorizzazione dell’ambiente, del patrimonio storico, artistico e antropologico dei territori con ricerche e proposte progettuali in Italia e all’estero. 

In merito alla questione riguardante il terreno di proprietà comunale denominato “area ex Amore” destinato ad ospitare un parcheggio a pagamento per 300 posti auto, l’architetto Emanuel Acciarito ha risposto con una proposta che indirizza la riqualificazione dell’area, su una trasformazione che prevede un dialogo tra la mobilità e la natura, in cui il parcheggio è interrato e la superficie è destinata ad ospitare un bosco attrezzato a parco. 

In sostanza, l’architetto afferma nella sua nota, che non è il pagamento di un parcheggio a dare la validità alla riqualificazione di una zona, ma bensì una più attenta e soprattutto lungimirante progettualità che punta ad offrire al cittadino, una visione urbana molto più articolata e propensa a far migliorare nel tempo, la qualità della vita dell’uomo e dell’ambiente in città, che in questo caso, e in questa fase, sembra non essere chiara. 

La mobilità è un tema molto importante per lo sviluppo qualitativo della città, pertanto non lo si può affrontare nella sua complessità, senza tenere conto di importanti temi come ecologia, sostenibilità, efficienza ed efficacia del progetto, nel suo ciclo di vita, perché essi sono, i veri capisaldi dello sviluppo urbano ecosostenibile, sul quale bisogna puntare, ogni volta che si deve mettere mano su un’area urbana. 

La realizzazione di un parcheggio cittadino è una grande opportunità per la città, poiché può rendere il dibattito sulla pianificazione urbana, un’occasione unica per progettare seriamente insieme, una visione organica e olistica in scala urbana, della città futura di Velletri. 

“Io penso, che non si possono continuare a prevedere dei servizi spot, senza aver progettato prima, una visione urbana generale, da usare, come guida progettuale nella definizione delle azioni indispensabili, per la realizzazione delle strutture, essenziali per inglobare, tutti i servizi, di cui necessita una città moderna. Intorno al progetto del parcheggio, ancora prima di prevedere un eventuale pagamento, va a mio avviso, pianificato il suo sviluppo e ad esso va associata la partenza della ri-naturalizzazione della struttura urbana, in modo, da rendere, l’efficacia della struttura di tutto l’assetto urbano, compatta e connessa, con il resto delle reti urbane dell’intera città. La forestazione urbana è il tema intorno al quale l’azione della ri-naturalizzazione urbana deve fare leva anche nel campo della mobilità urbana.

La struttura del parcheggio, non deve essere concepita come un’area da destinare solo al fine di fare cassa, ma bensì, deve essere intesa come una occasione intelligente per sperimentare una rigenerazione urbana che possa migliorare seriamente, la qualità della vita dell’uomo e dell’ambiente in città”.

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