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Aprilia: arsenico nell’acqua e tumori, il grido d’allarme di APL e Noi con Salvini

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Arsenico nell’acqua, grido d’allarme ad Aprilia da parte di APL e Noi con Salvini Aprilia.
“A oltre un anno la Asl di Latina non pubblica più i dati sulla presenza di arsenico nella nostra zona – fa sapere il portavoce Emanuele Campilongo – e nessuno dal Comune di Aprilia si è sentito in dovere di chiedere spiegazioni anzi, forse si è sentito sollevato poiché in perfetto stile “struzzo” i problemi si preferisce ignorarli piuttosto che affrontarli. Sulla questione arsenico e delle sue pesantissime ripercussioni sulla salute dei cittadini non abbiamo arretrato di un millimetro, parlando del “caso Aprilia” come di un territorio in balia di un pericoloso mix di fattori inquinanti “a norma di legge”. Tanto è vero che venerdì 29 gennaio alle ore 17.30 presso il Bar Stella di Piazza della Repubblica 21 ad Aprilia si terrà l’incontro dal titolo: “Tumori a norma di legge – i mix inquinanti e il caso Aprilia. Saranno presenti il Coordinatore della Provincia di Roma di NcS Pierluigi Campomizzi e il Consigliere Regionale On. Fabrizio Santori. Non è Noi con Salvini a dire che “L’arsenico nell’acqua uccide, lentamente, in silenzio, ma uccide”. E’ questa, in sintesi, la conclusione dello studio del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio in collaborazione con l’Ordine dei medici di Viterbo e dall’associazione italiana medici per l’ambiente, sugli effetti della contaminazione da arsenico delle acque potabili. Lo studio è stato presentato  nel novembre del 2014 ed è stato preso in esame il periodo che va dal 1990 al 2010 su un totale di più di 165.000 persone”.
“Ora – conclude Campilongo -a meno che non si voglia far credere che questi studi siano “allarmistici” oppure che “non rappresentino la realtà”, come spesso risponde l’Amministrazione di Aprilia, bisogna reagire pesantemente fino a chiedere la sospensione immediata dell’erogazione delle bollette ad Acqualatina e l’immediato intervento anche dell’Autorità Giudiziaria. Bisogna capire quanto valga la salute dei cittadini per certa politica”.

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