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Ardea, sequestrato il cantiere di Fiamma 2000

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Sequestrato per abuso edilizio il cantiere della Soc. Fiamma 2000, una eccellenza del territorio rutulo. Se non si sblocca, una settantina di operai non potranno essere assunti. Già da tempo alcuni cittadini aveva incontrato il sindaco per chiedere spiegazioni di quanto accadeva in via Treviglio, ma nulla era accaduto fino a quando il consigliere Alessandro Quartuccio, confortato da Massimiliano Giordani, non ha presentato una interrogazione in consiglio chiedendo spiegazioni in merito. L’interrogazione non è passata inosservata alla squadra antiabusivismo edilizio del Cap. Aldo Secci, che, a notizia criminis, ha agito fin dal giorno successivo mettendo sotto sequestro l’intero cantiere, tre camion ed un escavatore. La notizia ha fatto immediatamente il giro del paese ed ora prosegue per accertare ulteriori eventuali responsabilità e per controllare tutti i permessi – se ci sono – a partire dal nulla osta del genio civile per le opere in cemento armato, dal nulla osta paesistico e ambientale fino alla verifica di eventuali violazioni alla legge Galasso. Va comunque detto che il terreno dove venivano realizzate le opere è con destinazione “E”, quindi agricola. Durante il consiglio comunale l’ex presidente del consiglio ha fatto notare che sul cartello del cantiere esposto all’esterno non c’erano tutti i dati necessari e quindi se era stato sanzionato. Certo è che la società è una delle eccellenze nella distribuzione del gas, con centinaia di operai nello stabilimento di via Pontina Vecchia. Indubbiamente quest’opera doveva servire a migliorare il trasporto del G.P.L., ampliando anche le lavorazioni con assunzioni di nuovo personale. Già oltre dieci anni fa, per non far installare a mare a poche miglia dalla foce del Fosso dell’Incastro, una boa permanente che doveva servire alla nave gassiera per scaricare una volta a settimana il G.P.L. da trasportare attraverso una chilometrica tubatura fino allo stabilimento di imbottigliamento, ci furono diverse proteste proprio da parte di alcuni consiglieri. Sul posto una persona che ha detto di essere interessato all’opera e ha commentato: “Sicuramente qui sarebbero potute essere occupate altre persone, una settantina circa, e tra queste potevo anche rientrarci io. Purtroppo devo notare tanta solerzia nel bloccare i cantieri edili, mentre nessuna per bloccare le attività commerciali abusive malgrado altri consiglieri abbiano presentato interrogazioni i merito. Non vorrei che ancora una volta si facciano disparità tra cittadini”. Un’altra persona intervistata ha dichiarato: “ Ringrazio i consiglieri Quartuccio e Giordani: finalmente ora si chiariranno le cose, noi vogliamo stare tranquilli che non ci siano rischi sia per l’ambiente, per il mare e per le persone che abitano attorno all’impianto, non capisco perché non si è intervenuti prima, eppure i politici ne erano a conoscenza”.
Luigi Centore

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