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Chikungunya, i cittadini di Ardea chiedono una disinfestazione per evitare il contagio

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Chikungunya – Nella notte del 19 settembre ad Ardea è iniziata la disinfestazione straordinaria nel raggio di 200 mt dal luogo in cui potrebbe essersi trasmesso il contagio da virus Chikungunya ad Ardea.

L’Associazione di Quartiere “RivaluTiAmo Marina di Ardea” a seguito di episodi accertati da contagio di virus Chikungunya trasmesso principalmente dalle zanzare tigre avvenuti ad Anzio, Roma, Aprilia, Latina, a scopo cautelativo per salvaguardare la salute dei cittadini, ha presentato al Comune di Ardea una richiesta (Protocollo n. 0053812 del 15/09/2017) relativa alla “Disinfestazione Preventiva” mirata solo in alcuni punti privati e pubblici, i quali presentano stato di abbandono, degrado e incuria nel territorio di Ardea e zone limitrofe.

“Non vogliamo fare allarmismo – dichiara il presidente Dott. Michele Di Stefano – e non chiediamo di avvelenare Ardea, ma solo di salvaguardare la salute dei cittadini, attraverso la pulizia ed eliminazioni di ristagno d’acqua del territorio. A tal proposito, chiediamo che il Sindaco di Ardea emetta al più presto un’Ordinanza, per obbligare i Consorzi, Condomini e Proprietari di giardini, terrazzi, piscine, ecc. di manutenere i suddetti, compreso i sottovasi, in condizioni tali che non offrano l’habitat naturale ideale per il proliferare di zanzare”.

“Riteniamo – prosegue Michele Di Stefano – che solo attraverso un obbligo coercitivo si possa, forse, evitare o meglio ridurre il proliferare di zanzare che avviene (non lo dico io, ma gli esperti ricercatori internazionali) da ristagno d’acqua domestico e pubblico. Soprattutto quello pubblico, ad esempio: canali ristagnanti come quello di Viale Forlì, Rio Torto, i canali di deflusso acqua piovana su Via Pratica di Mare e non solo. Che per via di ostruzioni causati purtroppo sempre dai soliti incivili che gettano frigoriferi, mobili, materassi, sacchi di calcinacci e rifiuti di ogni genere. In questi casi, chiediamo l’intervento straordinario da parte del Comune, per rimuovere tali ostruzioni e se necessita, anche una disinfestazione come da protocollo”.

A titolo informativo, secondo esperti ricercatori internazionali, in alcuni contesti abitativi sono stati ritrovati sottovasi del diametro di 20 cm, con larve di Zanzara Tigre e zanzara comune fino a un numero complessivo di 200 larve/sottovaso. Per questo non si possono considerare esenti da rischio neppure le abitazioni prive di cortile soprattutto se dotate di balconi con piante e sottovasi o altri recipienti dove si raccolgono piccole quantità d’acqua.

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