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Fiumicino, torna all’attacco il Collettivo “No Porto”

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No deciso al cantiere per la costruzione del Porto della Concordia a Fiumicino. Torna all’attacco il Collettivo no porto che in un comunicato condanna la ripresa dei lavori sulla struttura. “Terminata la stagione balneare, quatti quatti riprendono i lavori del Porto della “Concordia” – si legge nella nota – in questi giorni stiamo assistendo ad una nuova ondata di camion, sassi, chiatte giganti che spostano scogli generando rumori assordanti. Il fastidio, però, non è legato solamente a questo chiasso molesto piuttosto all’ennesima presa di posizione che cerca di difendere un progetto che è chiaramente fallimentare”.

“L’opera, infatti, è stata sotto i riflettori di un’indagine della Procura (della quale non si hanno notizie aggiornate) a causa dei subappalti poco chiari e dei materiali utilizzati per la massicciata. La massicciata ha poi contribuito al fenomeno dell’erosione sulle coste del nostro Comune (un esempio tangibile è rappresentato dagli effetti sulle spiagge di Focene e Fregene). Il 21 settembre scorso, un’ordinanza della Capitaneria di Porto (n.78/2016 T) autorizza i lavori di messa in sicurezza del braccio di scogli che, dopo 6 anni dall’inizio dei lavori, continua a sgretolarsi sotto l’azione del mare. Ma per chi? E per cosa?”

“Il Collettivo No Porto, solidale con tutte le lotte di difesa del territorio, da anni contesta apertamente la creazione di questa grande opera.  In forma autorganizzata, in completa autonomia, senza padroni, né capi, né partiti, il Collettivo porta avanti la resistenza in questo tratto di costa dimostrando che uno sviluppo alternativo del territorio è possibile. L’area del vecchio Faro e dei Bilancioni deve essere rivalorizzata e riconsegnata alla cittadinanza ancora innamorata di quei luoghi che fanno di Fiumicino un posto unico“, conclude quindi la nota.

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