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120 mila api in camera da letto: il nuovo salvataggio di Lunerti a Formello

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Andrea Lunerti salva le api a Formello

Andrea Lunerti ha effettuato un nuovo complesso salvataggio a Formello, in Provincia di Roma: 120 mila api avevano invaso una camera da letto.

Api salvate a Formello da Andrea Lunerti
Andrea Lunerti salva le api a Formello (credits @Andrea Lunerti) – Ilcorrieredellacitta.com

Nuovo salvataggio di api a Formello, Comune alle porte di Roma. A compierlo l’etologo Andrea Lunerti, che questa volta è dovuto intervenire su una vicenda molto complicata: all’interno di una casa, gli insetti avevano colonizzato e invaso una camera da letto. Dello spostamento degli insetti, professionista ne ha parlato nuovamente all’interno della propria pagina Facebook: un intervento che, leggendo le sue parole, è stato tutt’altro che semplice. 

120 mila api in una camera da letto a Formello

Il nuovo intervento di Lunerti è avvenuto all’interno di un’abitazione nel quartiere de Le Rughe, nel Comune di Formello. Davanti a lui si è palesato un gigantesco alveare, che conteneva all’interno almeno 120 mila api. Gli insetti, probabilmente nel giro di diversi mesi, avevano colonizzato all’interno della parete presente nella camera da letto. Una vicenda che ha spinto i proprietari della casa a chiedere aiuto per trasferire gli insetti in un altro sito più idoneo. 

Il difficile intervento sull’alveare di Formello

Lunerti ha presentato l’intervento come il più complesso delle ultime settimane a livello di salvataggio delle api. Ha dovuto, infatti, aprire un esteso varco all’interno del muro della stanza, in una situazione di difficoltà che subito si è dimostrata molto elevata. Tra il fumo per allontanare e stordire gli insetti e la polvere creata dalla rottura della muratura, durante le operazioni di spostamento dell’alveare le api si sono dimostrate aggressive: per difendere la propria “casa”, avrebbe punto in più occasioni l’etologo. 

A rendere tutto ancora più difficile, anche le difficili condizioni in cui lavorava l’esperto: tra fumo e polvere dei calcinacci, ha menzionato come “facesse caldo sotto la tuta protettiva” e soprattutto si respirasse a stento. Un sacrificio che comunque ha dato i propri frutti, considerato come il professionista ha compiuto l’ennesimo salvataggio e ha permesso la tutela di questi affascinanti insetti sul territorio provinciale di Roma. 

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