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14enne di Aprilia salva in mare aperto una tartaruga di 25 chili

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raffaele di miccoA soli 14 anni salva una tartaruga caretta caretta. È successo lo scorso 30 agosto, quando un ragazzo di Aprilia di soli 14 anni, Raffaele Di Micco, ha recuperato in mare una tartaruga ferita nei pressi delle coste dell’isola di Pantelleria.
Il giovane si trovava a bordo della propria imbarcazione da diporto condotta dal padre, il noto avvocato di Pomezia Giorgio Di Micco.
Scrutando il mare, il legale e i suoi due figli hanno notato qualcosa galleggiare. Immediatamente è stata eseguita la manovra di affiancamento e lì, con stupore, è stata riconosciuta la testuggine della specie Caretta Caretta. La tartaruga era emersa e non riusciva a inabissarsi, segnale che era ferita.
Come da protocollo, è stata chiamata la Capitaneria di Porto, ma i militari isolani erano tutti impegnati e nessuna motovedetta poteva essere inviata ad affrontare il soccorso, ed hanno così delegato i Di Micco ad effettuare il salvataggio.
Ma la paratia della barca era troppo alta e il retino da pesca poco resistente per acciuffarla e tirarla su: l’unico modo era tuffarsi e prenderla in braccio. In quel punto, seppur vicino alla costa isolana, il mare è molto profondo e l’intensità del suo blu a 80 metri di profondità mette a disagio. Ma Raffaele Di Micco, giovane ma esperto nuotatore, si è tuffato, ha avvicinato la creatura e, con cura, l’ha sospinta verso il natante. Aggrappatosi allo corrimano della scaletta ha abbracciato tenacemente la tartaruga e sollevata di peso, affinché suo fratello Giovanni la traesse a bordo.
All’interno dello scafo la tartaruga – un esemplare poi stimato di circa 26 anni di età e 25 kg di peso – giaceva paziente in una cesta, dove veniva ripetutamente versata acqua di mare.
Il tragitto fino al porto è stato scandito da domande, curiosità e cura dell’equipaggio, che subito ha affibbiato un nome alla tartaruga: Chiaretta.
Una volta sbarcati, raccolta la cesta i Di Micco si sono recati in Capitaneria, dove ad aspettare c’era già il veterinario che ha accennato ad una visita sommaria sullo stato di salute dell’animale.
Purtroppo, però, a Pantelleria non esiste un centro che possa realmente occuparsi degli animali acquatici e nemmeno terrestri, così la Caretta Caretta è stata inviata alla vicina isola di Lampedusa, presso il Turtle Group.
La diagnosi è quanto mai prevedibile e triste: Chiaretta è stata ferita ad una zampa certamente da qualche rete; il carapace è stato perforato presumibilmente da qualche barca e all’interno dello stomaco l’ecografia ha riscontrato la presenza di un amo.
Ora la testuggine rimarrà affidata alle cure dell’instancabile e appassionata Daniela Freggi la biologa marina del centro, che da 20 anni si occupa del recupero delle tartarughe marine ferite come volontaria. Al momento del ritorno in mare, Raffaele Di Micco sarà invitato affinché sia egli stesso a ridare la libertà a Chiaretta.

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