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Ardea, 7 mesi di segnalazioni per porre rimedio agli allaganti in via Merano. Risultato? Nessuno

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7 mesi di segnalazioni senza risultati tangibili oltre a vaghe risposte contenenti altrettanto vaghe promesse.
È quanto accade ad una cittadina di Ardea, quartiere Rio Verde. Le segnalazioni, iniziate il 14 ottobre 2014 e indirizzate alla segreteria del sindaco, sono proseguite ciclicamente, visto il mancato intervento risolutorio, e riguardano un intasamento del canale laterale fognario in Via Merano, dove una buca che si è formata nella strada ha creato un “laghetto” che appare ad ogni pioggia.
“Come da accordi telefonici con il servizio dei Vigili di Ardea Vi invio questa mail per segnalare i continui allagamenti dovuti all’intasamento del canale laterale fognario in Via Merano – inizia la prima segnalazione – L’abitazione confinante al canale di scolo è disabitata e le foglie che cadono dagli alberi privati ormai incolti contribuiscono non poco ad ostruire il passaggio delle acque piovane, oltretutto il continuo passaggio di mezzi pesanti per la costruzione delle recenti abitazioni ha prodotto un forte dislivello stradale.
Avrei voluto far fronte al problema in autonomia, cercando di ripulire il canale, però purtroppo al suo interno è presente un corrugato elettrico e non vorrei rimanere fulminato. Allego foto del canale ostruito e del corrugato al suo interno, più il dislivello che si è creato davanti alla mia abitazione che rende impervio l’accesso in caso di pioggia forte. Vi prego gentilmente di far fare un sopralluogo e mettere in atto le necessarie azioni per rimuovere quanto segnalato”.
Dopo quasi un mese trascorso senza nessun riscontro, il cittadino ha sollecitato la segreteria del sindaco, ricevendo come risposta un “Abbiamo provveduto ad inoltrare la Sua richiesta all’Ufficio Ambiente per i giusti adempimenti”.
Ma evidentemente gli adempimenti erano inesistenti, perché dopo un altro mese il cittadino è stato costretto a scrivere nuovamente all’Amministrazione comunale. “Ad oggi – si legge nella mai inoltrata a metà dicembre 2014 – il problema permane ed è notevolmente peggiorato a causa delle condizioni meteo. Con tutto il rispetto possibile, vorrei ricordare che quanto richiesto è un servizio che pago abbondantemente con le tasse comunali”.
I solleciti sono proseguiti in varie forme ma, arrivati ormai a maggio, la situazione non è cambiata. È vero che con la bella stagione il rischio di piogge, e quindi di vedersi riempire il “laghetto”, diminuisce, ma è altrettanto vero che, quando ritornerà il maltempo, fare i lavori sarà meno agevole. Senza contare che tempi così lunghi per risolvere un problema di certo non irrisolvibile sembrano davvero assurdi. Che sia questo semplicemente un esempio dell’immobilismo politico-amministrativo di cui si parla ormai da anni?

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