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INCIDENTE SULL’A13, PERQUISIZIONI A CASA E NEL DEPOSITO DI OTTAVIANI

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Omicidio colposo plurimo: è questa l’accusa per la quale risulta indagato Lorenzo Ottavani per la strage avvenuta sabato 5 Maggio, nel corso del tragico incidente sull’autostrada A13, all’altezza di Padova e per il quale l’uomo è stato interrogato oggi dal Giudice Ferrero di Padova. Il mezzo trasportava ex carabinieri ed loro familiari a Jesolo, dove avrebbero dovuto partecipare al XXII raduno nazionale dell’Arma. Nello scontro sono morte 5 persone e 18 sono rimaste ferite. Oggi, a distanza di 3 giorni dallo schianto che ha visto protagonista un pullman della più nota società di autotrasporti pubblici del nostro territorio, si hanno notizie su quanto stanno facendo gli inquirenti per capire cosa sia realmente successo. Il Giudice Emma Ferrero ha disposto una perquisizione sia nell’abitazione di Lorenzo Ottaviani, a Marina Tor San Lorenzo che nell’azienda della società di Ardea, dove il trentottenne Ottaviani è socio assieme al padre e al fratello. Durante le perquisizioni gli inquirenti avrebbero posto sotto sequestro alcuni medicinali, che verrano analizzati per capire se possono essere stati utilizzati dall’autista del pullman per non sentire la stanchezza e riuscire a viaggiare da Aprilia fino al Veneto, di notte, con sole tre brevi soste e senza alcun cambio alla guida. Per questo si attendono anche i risultati delle analisi del sangue fatti dopo la tragedia. Lorenzo Ottaviani ebbe un altro grave incidente nel 2001: era alla guida di un pullman in cui, nello schianto, perse la vita ad un bimbo di appena sei anni. Ottaviani al momento risulta indagato per omicidio colposo plurimo. Le ipotesi, al momento, sono l’errore umano, dovuto ad una distrazione, o un guasto meccanico.

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