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Pomezia, dipendenti comunali precari: “Della nostra situazione si occupi il consigio comunale, le parole del sindaco non ci bastano più”

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Questa mattina una delegazione di vincitori di concorso del Comune di Pomezia ha partecipato alla Commissione consiliare permanente “Politiche al personale” a cui aveva richiesto ufficialmente audizione il 25 settembre scorso a seguito della risposta del Ministro Madia all’interrogazione dell’On. Gregori sulla condizione dei dipendenti a tempo determinato del Comune.

In audizione, i dipendenti hanno letto un lungo documento condiviso in cui hanno ripercorso le vicende legate al concorso di cui sono vincitori, la mancata assunzione a tempo indeterminato e la disponibilità a trovare una soluzione in accordo con l’amministrazione che possa risolvere la condizione di precarietà lavorativa che interessa oltre 100 dipendenti comunali e che investe l’ente stesso in termini di mantenimento della quantità e qualità di servizi a disposizione della cittadinanza. “Disponibilità sistematicamente posticipata da parte dell’amministrazione comunale – hanno spiegato i dipendenti che hanno partecipato alla Commissione – che in questi mesi ha disatteso ogni impegno preso, dal coinvolgimento del Parlamento per una risoluzione legislativa alla convocazione di un tavolo interistituzionale in Prefettura”.

“Chiediamo a questo punto che ad occuparsi della vicenda sia il Consiglio comunale – hanno proseguito – che è la massima assise cittadina. Chiediamo che venga presentato nel primo Consiglio utile un preciso atto di indirizzo dell’amministrazione che metta nero su bianco la volontà di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato, atto finalizzato all’assunzione e nelle more della normativa vigente”.

I dipendenti hanno inoltre espresso forti perplessità in merito alla recente richiesta di parere alla Corte dei Conti da parte del sindaco, richiesta che mette in discussione l’interpretazione autentica fornita da un Ministro della Repubblica Italiana su una norma di legge scritta dal medesimo Ministero, creando i presupposti per un cortocircuito istituzionale senza precedenti.

“Se fossimo stati coinvolti prima – hanno affermato i dipendenti – avremmo espresso al Sindaco la ferma convinzione che l’unico organo competente a fornire l’interpretazione autentica di norme riguardanti il pubblico impiego è il Dipartimento della Funzione Pubblica. Per tale ragione chiediamo formalmente che il medesimo quesito sottoposto alla Corte dei Conti sia inoltrato entro sette giorni anche al Dipartimento della Funzione Pubblica”.

La Commissione ha accolto le richieste del Comitato: ha stabilito all’unanimità di inoltrare il testo anche alla Funzione Pubblica e all’ANCI, e tornerà a riunirsi per elaborare un atto di indirizzo da sottoporre alla votazione del Consiglio comunale.

“Caro Sindaco – hanno concluso ironicamente – La ringraziamo per le belle parole che ci ha scritto nella lettera, ma ormai non ci bastano più! Noi non siamo un danno erariale, siamo vincitori di un concorso pubblico e come tali vogliamo essere trattati. Giugno 2015 è vicino: non staremo fermi a guardare un’amministrazione che ci toglie il diritto al lavoro e la dignità di lavoratori”.

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