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Pomezia: Parco della Minerva, niente agibilità per gli immobili del comparto P14

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Ennesima beffa perpetrata a danno degli acquirenti delle abitazioni del “Parco della Minerva” che si sono visti diniegare la richiesta di agibilità per gli immobili realizzati all’interno della lottizzazione nel comparto edificatorio denominato P14, da anni alla ribalta dell’opinione pubblica per essere stata abbandonata in seguito al fallimento della Dima Costruzioni spa del noto imprenditore Raffaele di Mario. A dichiararlo Giuseppe Altese di Destra Tricolore. “Ho sollecitato più volte l’amministrazione – spiega Altese – a prendere dei provvedimenti nella suddetta lottizzazione al fine di garantire i diritti di coloro che hanno acquistato un immobile, mediante un attento controllo della convenzione optando per l’escussione delle polizze fideiussorie al fine del completamento delle opere d’urbanizzazione e verificando tutte le obbligazioni inserite in convenzione in primis la cessione delle aree a parco pubblico attrezzato, ma ha pervaso solo un silenzio inverosimile che ha ulteriormente fatto cadere nello sconforto generale tutti coloro che si sono trovati coinvolti nel triste scenario del fallimento della Dima Costruzioni e nella messa in liquidazione della società di gestione risparmio proprietaria delle aree edificabili. Di fatto sono anni che le aree risultano abbandonate, con la presenza di enormi gru e ponteggi che non mi risultano essere state sottoposti alle verifiche periodiche, quindi realmente pericolose per l’incolumità pubblica e le iniziative poste in essere dall’amministrazione non sono state per niente adeguate al ripristino della sicurezza”.

“L’ultima beffa in ordine di tempo – prosegue Altese – è accaduta in settimana, quando alcuni acquirenti hanno richiesto il certificato di agibilità per effettuare le vendite degli immobili e hanno ottenuto dall’ufficio tecnico un sonoro rifiuto al rilascio, in quanto la convenzione urbanistica prevede che siano collaudate le opere di urbanizzazione , opere che sono rimaste incompiute da anni a causa del fallimento della società esecutrice. Ora mi domando se non sia arrivato il momento della conclusione di questa triste vicenda, mediante una forte presa di posizione da parte dell’Amministrazione, visto che purtroppo sono rimasti coinvolti degli ignari cittadini che in buona fede hanno acquistato un immobile e che ad oggi è inserito in uno dei contesti cittadini più abbandonati  e sporchi”.

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