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Terrore alla Nuova Florida, i particolari della rapina alla banca raccontati dai testimoni

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Emergono i particolari della rapina avvenuta questa mattina alla Nuova Florida, all’agenzia della Banca di Credito Cooperativo di Roma, dove il bottino accertato ammonta a circa 40 mila euro. Dai racconti dei testimoni e delle vittime, pare che due rapinatori siano entrati attraverso un foro fatto alla parete posteriore durante prima dell’alba. I malviventi hanno atteso dentro l’istituto bancario l’arrivo dei dipendenti che, una volta entrati, si sono ritrovati sotto la minaccia delle armi. Alcuni impiegati e il direttore sono rimasti sotto tiro di uno dei banditi, mentre i cassieri sono stati obbligati ad andare al loro posto, con l’ordine di svolgere il proprio lavoro come se nulla stesse accadendo. All’orario di apertura della filiale sono infatti stati fatti entrare i clienti che, man mano che entravano, trovavano l’altro rapinatore incappucciato che li invitava a stare calmi, spiegando che avrebbero dovuto fare normalmente il loro versamento e ritirare la ricevuta dal cassiere, in modo che non avrebbero perso nulla, mentre l’assicurazione avrebbe risarcito la banca. I rapinatori avevano previsto tutto, addirittura erano forniti di bottiglie d’acqua per dissetare chi si fosse sentito male. I clienti hanno quindi effettuato versamenti e pagamenti “normalmente”, solo che i soldi, invece che essere depositati nella cassaforte della banca, venivano consegnati a un rapinatore che teneva in ostaggio sotto la minaccia delle armi i funzionari nelle stanze adiacenti. Gli stessi rapinatori sembra abbiano addirittura tranquillizzato i clienti dicendo che, una volta raggiunta la cifra che a loro occorreva, avrebbero lasciato la banca senza far del male a nessuno, come del resto è stato. Cosa ancora più anomala, hanno persino lasciato a due anziani pensionati duecento euro a testa, spiegando che quella sarebbe stata la loro pensione. Intanto le auto che man mano si parcheggiavano sulla strada creavano intralcio, visto che nessuno poteva uscire dalla banca, tanto che è stata fatta intervenire una pattuglia dei carabinieri per risolvere il problema della viabilità. I militari, ignari di quanto accadeva all’interno, si sono allontanati.
Una delle vittime riferisce che all’interno della banca tra i clienti c’era un agente di sicurezza in borghese che, per eccesso di zelo, sarebbe voluto intervenire, ma è stato convinto dagli clienti a non mettere a repentaglio l’incolumità sua e dei presenti, considerando che i rapinatori avevano armi e non davano segno di cattiveria. La rapina è durata oltre ottanta minuti. I rapinatori, preso quanto di loro gradimento, hanno abbandonato la banca facendo perdere le proprie tracce. Quando finalmente si è potuto dare l’allarme, intorno alle 10:00, sul posto sono intervenuti fulminei i carabinieri della locale tenenza al comando del comandante Tenente Simone Carloni, che ha immediatamente attuato posti di blocco e controlli di pregiudicati mettendo in atto con il suo personale quanto in suo potere per arrivare alla cattura dei “rapinatori gentiluomini”, come li hanno definito alcuni clienti per la premura che hanno avuto verso alcune donne che stavano svenendo, servendogli dell’acqua. I rapinatori, con chiaro accento romano, sono stati descritti come uno alto e magro e uno più basso e un poco cicciottello. Le ricerche dei due malviventi proseguono.
Luigi Centore

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