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500 km di strade passano da Regione Lazio ad Anas: c’è anche la Pontina

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta perfezionando un piano strategico della rete stradale nazionale di collegamento con i territori. Tornano statali e in gestione ad Anas circa 500 km di strade ex statali attualmente di competenza della Regione Lazio. La convenzione che avvia il trasferimento delle competenze è stata firmata oggi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

L’operazione si inquadra nel piano di riclassificazione che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta redigendo per una rete strategica di infrastrutture stradali nazionali, che garantisca maggiori collegamenti con i territori.

La convenzione prevede che Anas, in attesa del piano del Ministero, provvederà a fornire i servizi di sorveglianza della rete e primo intervento, manutenzione invernale (trattamenti antigelo e sgombero neve) e manutenzione ordinaria (opere in verde, segnaletica verticale e orizzontale, pavimentazione, barriere e impianti tecnologici).

La riorganizzazione e la riclassificazione delle strade regionali del Lazio precede un analogo passaggio di circa 500 Km di strade provinciali che stanno per essere acquisite dalla Regione Lazio e che richiederanno un impegno importante da parte dell’azienda regionale Astral Spa.

Le tratte

La Convenzione tra Regione Lazio e Anas Spa ha l’obiettivo di disciplinare l’affidamento ad ANAS dei servizi di sorveglianza della rete, manutenzione ordinaria e manutenzione invernale su 13 strade regionali:

  1. Ex S.S. 2 – Via Cassia da innesto con la S.S. n. 2 Bis a Viterbo
  2. Ex S.S. 2 Bis – Cassa Veientana da innesto con il G.R.A. a innesto con la S.S. n. 2
  3. Ex S.S. 3 – Flaminia da A 90 “Grande Raccordo Anulare” al confine con la Regione Umbria
  4. Ex S.S. 5 – Via Tiburtina Valeria da A 90 “Grande Raccordo Anulare” al confine con la Regione Abruzzo
  5. Ex S.S. 6 – Via Casilina (1) da A 90 “Grande Raccordo Anulare” all’innesto con le SS. SS. n. 155 e 156 a Frosinone
  6. Ex S.S. 6 – Via Casilina (1) dall’innesto con la S.S. 690 presso Cassino al confine con la Regione Campania
  7. Ex S.S. 148 – Pontina da A 90 “Grande Raccordo Anulare” all’innesto con la S.S. n. 7 presso Terracina
  8. Ex S.S. 155 – Di Fiuggi dall’innesto con la S.S. n. 156 a Frosinone all’innesto con la S.S. n. 214 a Frosinone
  9. Ex S.S. 156 – Dei Monti Lepini da Latina a Frosinone
  10. Ex S.S. 214 – Maria e Isola Casamari da Sora (Isola dei Liri) all’innesto con l’A1 (Svincolo Ferentino)
  11. Ex. S.S. 260 – Picente dal confine con la Regione Abruzzo all’innesto con la S.S. n. 4 bivio per S. Giusta
  12. Ex S.S. 578 – Salto Cicolana dall’innesto con la S.S. n. 4 presso Rieti al confine con la Regione Abruzzo
  13. Ex S.S. 690 – Avezzano – Sora dal confine con la Regione Abruzzo a Sora

Complessivamente si tratta di 481 chilometri circa di ex strade statali, ora di competenza regionale e gestite da Astral Spa, che vengono riclassificate come strade nazionali e trasferite per competenza ad Anas Spa.

L’intesa tra Regione Lazio e Anas illustrata oggi alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti rappresenta un ulteriore tassello del proficuo lavoro di collaborazione istituzionale, avviato più di un anno fa, che ha visto nello scorso mese di Maggio lo sblocco, grazie alla firma dell’intesa tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di circa un miliardo di euro per le opere strategiche e le infrastrutture viarie e ferroviarie al fine di migliorare la competitività e la sostenibilità del Lazio. Risorse che derivano, appunto, da tre fonti principali di finanziamento: Fondo di Sviluppo e coesione, finanziamenti Ministero Infrastrutture e risorse stanziate da RFI, Fondi regionali.

Gli effetti della convenzione

Per effetto della Convenzione ANAS si impegnerà ad effettuare la manutenzione ordinaria al fine di conservare lo stato e la fruibilità delle strade e mantenere gli impianti e le opere in condizioni di valido funzionamento e di sicurezza. Rientrano nella manutenzione ordinaria sia i lavori per i quali è possibile una programmazione ciclica, sia i lavori per i quali non è possibile una programmazione ciclica dipendendo da fatti eccezionali o imprevedibili come ad esempio: la manutenzione delle opere in verde, ovvero lo sfalcio dell’erba lungo le banchine e le scarpate ed in tutte le aree di pertinenza, la potatura delle piante che costituiscono pericolo per la sicurezza della circolazione che saranno effettuate in ore e giorni tali da minimizzare i disagi per la circolazione, almeno due volte all’anno in corrispondenza dei periodi di maggiore sviluppo (mesi primaverili) e periodi caratterizzati da elevato rischio incendio (periodo estivo); la manutenzione della segnaletica orizzontale, finalizzata a garantire l’efficienza della segnaletica orizzontale e la manutenzione della segnaletica verticale, finalizzata al ripristino di segnaletica verticale danneggiata a seguito di incidente e/o eventi, integrazione di pannelli/sostegni vetusti o danneggiati; pavimentazione stradale e del ripristino barriere di sicurezza; ripristino impianti illuminazione/tecnologici; pulizia ciclica delle opere civili ed idrauliche, ivi comprese quelle poste a protezione delle scarpate dall’erosione e dall’infiltrazione delle acque meteoriche; riparazione di buche e di rifacimento del manto d’usura, purché eseguiti con materiali uguali o analoghi a quelli preesistenti o comunque funzionali alla sicurezza stradale; di pulizia e tinteggiatura gallerie; di mantenimento dell’integrità di guard-rail, delle reti di protezione e sostituzione puntuale del guard-rail, del new-jersey, della segnaletica verticale, dei delineatori, di parte degli impianti di illuminazione e degli impianti elettrici in genere (semafori, lampeggianti, ventilatori gallerie, indicatori ecc.) danneggiati da eventi accidentali; di riparazioni di lieve entità sui giunti di dilatazione; di mantenimento dell’integrità delle scarpate, di rilevati e trincee, compresi i muri di sostegno; di pronto intervento e di immediata esecuzione (sgombro della carreggiata stradale da materiali che si dovessero in essa riversare a seguito di frane, smottamenti, alluvioni, trombe d’aria o comunque di eventi atmosferici in genere; eliminazione di alberi, piante e rami pericolanti la cui caduta possa creare pericolo o pregiudizio al traffico ed alla pubblica e privata incolumità, le potature conseguenti a rotture di rami per carico neve; pulizia del manto stradale e delle pertinenze da materiali di qualsiasi genere versati o abbandonati su di esso). Anas si impegnerà, inoltre, ad effettuare la manutenzione invernale, al fine di garantire la percorribilità delle strade in sicurezza durante la stagione invernale anche attraverso interventi a carattere di urgenza, consistente nello svolgimento di: attività preventiva, con trattamento antigelo, al fine di prevenire la formazione di ghiaccio; attività di sgombero neve e pulizia del piano viabile con idonee attrezzature (lame, frese ecc), comprese le pertinenze; a svolgere l’attività di sorveglianza stradale e primo intervento su incidente.

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