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MAI PIU’ VIOLENZA, PREMIATI GLI STUDENTI

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Dominerà sui cartelloni pubblicitari in tutte le città del Lazio, il manifesto artistico premiato alla IV edizione del concorso “Mai più violenza, esci dal silenzio”. Come una vera e propria campagna pubblicitaria creata dal giovane Federico Di Mambro dell’Istituto Socio Pisico-pedagogico “M.V. Varrone” di Cassino.
Per la sezione multimediale è stata premiata l’alunna Mila Celletti, dell’Istituto Colomba Antonietti di Roma, assegno di mille euro e i complimenti della regista Cristina Comencini “per aver raccontato la violenza, senza per questo scioccare lo spettatore. Un lavoro spesso difficile da realizzare”. Il video è stato scelto per aver rappresentato più efficacemente l’uso distorto del corpo della donna in tv e negli spot pubblicitari. La vincitrice Mila di 17 anni ha spiegato così il suo impegno “ho partecipato per la tristezza e per la rabbia di vedere come la competizione di sederi sia vissuta come un complimento, per la rabbia che se indossi una minigonna è lecito molestarti”.
Per la sezione letteraria è stata premiata Chiara Foresi, Liceo scientifico “Isabella D’Este” di Tivoli. Testo ricco di emozione e di sofferenza che narra di una violenza subita dall’uomo su una giovane donna che pensa di esserne innamorata . Recitato dall’attrice Patrizia Masi, il racconto della donna avviene attraverso la metafora di un monologo. Finge di recitare.
“Mai più violenza: esci dal silenzio!” è il concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado della Regione Lazio giunto alla IV edizione, organizzato dalla Consulta Femminile regionale per le Pari Opportunità. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano oltre ad inviare i saluti, ha mandato una medaglia, quale incentivo a proseguire l’attività tra associazioni di donne e giovani. “Si tratta – ha spiegato in apertura dei lavori la presidente Donatina Persichetti – di un appuntamento che unisce due sentimenti contrastanti: da un lato la sofferenza legata alle tante e troppe storie di violenza, spesso sottaciute, di cui le donne sono vittime, dall’altro l’entusiasmo per l’incontro con tutti i ragazzi, promessa per un futuro senza discriminazioni. Questo progetto – ha proseguito la presidente della Consulta regionale – è un momento di riflessione sul fenomeno della violenza, ed in particolare quella sulle donne, quale negazione dei diritti e oltraggio alla dignità della donna. Attraverso le vostre opere artistiche e le vostre parole è per noi occasione di ascoltare e capire cosa avete da dire e cosa, secondo voi, possiamo fare insieme e quale direzione intraprendere. Donne e giovani sono alleati nella vita, per far crescere una civiltà nuova, rispettosa delle differenze e favorevole all’affermazione dei diritti, nella consapevolezza che un mondo migliore è possibile”.
La consigliera avvocato Patrizia De Rosa, Capo dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, delegata del Ministro Elsa Fornero oltre ad esprimere l’apprezzamento del ministro per l’iniziativa, nel suo intervento ha sottolineato come “la violenza sulla donna non è un problema della donna, ma della collettività. I ragazzi che oggi sono qui saranno i mariti di domani, oggi siete sollecitati da una moltitudine di messaggi, spesso difficili da decodificare noi abbiamo il compito di promuovere tutte quelle attività perché i giovani non subiscano distorsioni sul ruolo e l’immagine della donna. Tra le azioni positive che abbiamo messo in pratica va menzionata la legge 38 che è riuscita a stigmatizzare quella forma di violenza persecutoria, conosciuta come stalking. Come dipartimento siamo impegnati nel rimuovere le discriminazioni, ad agire con servizi utili come il numero telefonico gratuito 1522 , dove si possono denunciare le violenze, è un servizio multilingue e anonimo. Si tratta di azioni di integrazione delle norme, che ha sempre bisogno di sostegno pratico. Il piano antiviolenza ha stanziato fondi per 14 milioni e 700 mila euro in bandi destinati ai centri antiviolenza per recupero e sostegno delle vittime. Due giorni fa un nuovo bando per il ripristino di alcune associazioni che erano state chiusi. Un ultimo bando per la formazione e per l’accoglienza delle vittime”.
“Prima come giornalista e oggi nelle istituzioni cerco di sensibilizzare al tema e portare il mio impegno ovunque posso” così l’intervento dell’assessore al Lavoro, Mariella Zezza. “Cosa vuol dire violenza contro le donne? Realizzando inchieste e servizi giornalistici – ha spiegato l’assessore – per sensibilizzare al tema, mi dicevo che non poteva essere un tema da affrontare solo il giorno del 25 novembre. Mi hanno segnato alcuni casi di cronaca, ai quali penso ogni volta che parlo di violenza sulle donne. Tra quelli che ricordo c’è Ina, la ragazza straniera che voleva vivere all’occidentale, una signora incinta, Barbara, massacrata dal marito all’ottavo mese di gravidanza, solo perchè alle sei del mattino non riusciva ad alzarsi per raggiungere la lavanderia dove lavorava. E poi chi non ricorda la tragica fine di Patrizia Reggiani, violentata e uccisa all’uscita della stazione del trenino. E’ quello che potrebbe accadere a tutte noi, per questo parliamo ai giovani e facciamo azioni pratiche. Tra queste rientra anche la promozione dell’occupazione femminile”.
Il vice presidente del consiglio regionale del Lazio, Raffaele D’ambrosio ha portato i saluti di tutto il Consiglio regionale, e raccontato la sua esperienza di medico impegnato nella lotta alla violenza sulle donne “nell’era del consumismo taluni pensano di poter consumare le donne, idea distorta della realtà. Come Consiglio regionale abbiamo promosso una mozione per sollecitare l’Unione europea ad istituire un anno europeo contro la violenza sulle donne e ad emanare direttive specifiche per il contrasto del fenomeno”.
Maurizio Perazzolo presidente della commissione Lavoro, politiche giovanili e pari opportunità, ha portato i saluti della presidente della Regione, Renata Polverini: “ho la fortuna di presiedere una commissione che ha riunito molti ragazzi affinchè siano coinvolti nella proposta di legge che li riguarda”. .
Sono intervenute: Pamela De Giorgi del Gabinetto della questura di Roma, le vicepresidenti della Consulta Femminile Patrizia Germini: “Il lavoro della Commissione di valutazione quest’anno è stato particolarmente ricco di spunti ed ha permesso un approfondimento importante sui temi analizzati dai diversi punti di vista anche in considerazione della ricchezza dei lavori svolti . Si ritiene particolarmente importante, ai fini della rimozione delle cause culturali poste alla base della violenza, nelle sue diverse forme, la numerosa presenza di lavori presentati da giovani ragazzi che si sono interrogati sul tema. Diventare agenti di cambiamento è questo l’auspicio finale da rivolgere ai giovani” e Federica De Pasquale: “la crescente partecipazione e il grande l’interesse degli studenti nel partecipare a questo concorso, è un importante riconoscimento all’impegno che su tutto il lazio ha sempre avuto la consulta femminile regionale anche su questo fronte”, l’attrice Patrizia Masi, la cantante Alessandra Saladino, Stefania Lella del Coni, il pubblicitario Giuseppe Maria Ardizzone, la responsabile della Consulta della provincia di Latina, Marilena Sisca.
Hanno partecipato: il Liceo ginnasio V. Simoncelli di Sora, il Liceo Scientifico G. B. Grassi di Latina, l’Itc di Ceccano, il Liceo Ginnasio Amedeo di Savoia Tivoli, il Liceo artistico statale Ripetta, il Liceo MT Cicerone, il Liceo Giulio Cesare di Roma, l’Istituto per la cinematografia Roberto Rossellini di Roma, l’Itc E. Fermi di Tivoli, il Liceo Lazzaro Spallanzani, Istituto Magistrale F.lli Maccari di Frosinone.

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