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Che ne sarà del lungomare di Ostia? Laboratorio Civico chiede dibattito pubblico con M5S

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“In campagna elettorale torna come un mantra la richiesta di abbattimento del lungomuro. Il m5s annuncia la recente approvazione del PUA (piano di Utilizzazione degli arenili). Un piano segreto, redatto anche grazie all’ausilio di Risorse per Roma. E’ bene ricordare che il Piano è soggetto alla Delibera Comunale n. 57 del 2006 che obbliga l’amministrazione alla partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana. In virtù di questa delibera è necessario avviare tavoli e assemblee di concertazione, utili per far conoscere il piano e permettere di presentare le eventuali osservazioni”.
E’ quanto dichiarano Gianluca Cavino e Mirella Arcamone, Candidati alle prossime elezioni Municipali nella lista Laboratorio Civico X per Franco de Donno Presidente.

“Facciamo presente – continuano Cavino e Arcamone – che il PUA deve essere redatto tenendo in debita considerazione le linee guida recentemente promulgate dalla Regione Lazio, le quali parlano di una visibilità del mare pari al 50% dell’intero litorale. Ci domandiamo se nel PUA è stato preso in considerazione il fatto che nel tratto urbano del Litorale l’occupazione delle spiagge è pari all’87%, ergo la visibilità del mare raggiunge il restante 13%. Inoltre gradiremmo sapere quale sorte è stata destinata alle spiagge libere attrezzate, lasciate nel completo abbandono così come le strutture di proprietà comunale soggette ad atti vandalici e ormai distrutte”.

“Ci domandiamo ancora – sostengono Cavino e Arcamone – quanti soldi sono stati spesi nella passata stagione balneare per i servizi che il Comune ha erogato autonomamente: salvataggio a mare, pulizia dei bagni, bagni chimici, pulizia dell’arenile, sicurezza. L’ammontare di questa cifra non ci è data saperla poiché è stato possibile individuare solo il bando per la guardiania a mare. A fronte di questi soldi, le scelte adottate dall’amministrazione comunale hanno prodotto centinaia di disoccupati, servizi per i disabili assenti, spiagge sporche e forse nemmeno sanificate, guardiania a mare inesistente in molti tratti. Sarebbe interessante inoltre sapere se il Comune di Roma risulta essere ancora concessionario o sub concessionario di alcuni tratti dell’arenile”.

“Il Lungomare non si disegna con interviste o comunicati stampa – aggiungono Cavino e Arcamone – bisogna avere chiara l’idea che per rilanciare il turismo nel nostro territorio è necessario coinvolgere tutti gli attori in campo, aprire tavoli di concertazione, redistribuire la potenziale ricchezza, connettere l’idea di mare e gestione delle spiagge con le altre risorse ambientali e culturali. C’è bisogno quindi di competenza, dialogo e ascolto, non di annunci solitari che hanno il sapore di campagna elettorale”.

“Invitiamo il M5s ad un dibattito pubblico – concludono Cavino e Arcamone – sul tema del Lungomuro, del libero accesso al mare, di una nuova gestione delle spiagge e soprattutto sul PUA un piano segreto e nascosto che pare abbiano avuto modo di vedere solamente loro. Partecipazione e concertazione con i cittadini, dialogo e ascolto, dovrebbero essere i valori fondanti del movimento, immaginiamo che non vogliano tradire il motivo per cui sono nati. Confrontiamoci davanti ai cittadini sul futuro del nostro Litorale”.

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