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PD, ANCORA NIENTE SEGRETARIO. LE ACCUSE DI SPAGNOLI

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Il PD non ha ancora un segretario. Ieri sera gli iscritti non sono riusciti a trovare un’intesa sul nome del nuovo segretario comunale, ruolo per il quale erano candidati Fiorenzo D’Alessandri e Claudio Iannilli. La votazione ha visto l’astensione di 3 persone, tra cui il sindaco Enrico De Fusco. Il partito di maggioranza relativa è quindi ancora senza una guida, dopo le dimissioni di Angelo Zanecchia. A parlare della situazione Dino Spagnoli, segretario del circolo PD di Pomezia, il quale non critica solo il non aver ancora effettuato una scelta sul nome della figura di riferimento per il partito, ma l’intera amministrazione comunale. “Come segretario del circolo del PD di Pomezia – ha dichiarato – in accordo con molti iscritti e simpatizzanti di questo partito, sento il dovere e la necessità  di prendere le distanze da questa amministrazione che, ad ormai un anno dal suo secondo insediamento, non è stata capace di coinvolgere il partito e i cittadini sui grandi temi come assetto del territorio, viabilità, cultura, sociale. Ciò che più mi rincresce è sapere che molti nostri concittadini hanno perso fiducia nella politica”. “La cosa più grave – ha proseguito Spagnoli – è che i cittadini si siano arresi all’idea di non aspettarsi niente di meglio da chi amministra Pomezia. Un buon amministratore deve rispettare ogni angolo della sua città, facendo della partecipazione il suo cavallo di battaglia e rendendo partecipe il partito che lo ha fatto eleggere. Il PD non può essere un taxi dal quale si scende e si sale a proprio piacimento, in particolare durante le campagne elettorali, ma un partito che merita rispetto sempre. Per questo dico che, se vogliamo ridare fiato a questa città, non limitandoci a vaghe speranze ma chiedendo certezze, dobbiamo cambiare rotta”. Spagnoli punta il dito contro il Primo Cittadino, colpevole di non aver dato il buon esempio. “Il nostro esempio, al contrario, sono quegli amministratori che hanno dimostrato di saper leggere e intraprendere la polita con cuore, trasparenza e capacità, come Matteo Renzi, sindaco di Firenze, Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Auspico che, con la massima democrazia e trasparenza, siano le primarie ad consegnare al nostro partito un figura che sappia intraprendere un nuovo percorso per questa città. Sono però convinto che, per far sì che si tratti davvero di un nuovo percorso, si debba ricorrere a persone nuove, che non abbiano già ricoperto incarichi istituzionali come consiglieri o assessori”.

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