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Piazzoni (PD): “Dal sostegno per l’inclusione attiva al reddito di inclusione, risposte concrete per il contrasto alla povertà”

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“Con l’approvazione alla Camera dei deputati del disegno di legge delega per il contrasto alla povertà e l’avvio dell’estensione su tutto il territorio nazionale del Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) si mettono in campo dei primi atti concreti per contrastare l’emergenza povertà e sostenere i nuclei familiari in situazione di maggiore difficoltà”. Lo dichiara la Deputata del Partito Democratico Ileana Piazzoni, relatrice alla Camera del Ddl contrasto alla povertà”. “Con il decreto ministeriale entrato in vigore martedì scorso si rendono disponibili i 750 milioni stanziati per quest’anno dalla legge di stabilità 2016, di cui circa 60 saranno destinati ai Comuni della Regione Lazio. Le risorse andranno a sostegno delle famiglie in stato di bisogno (3.000 euro di ISEE) con al loro interno figli minori o disabili o una donna in stato di gravidanza, attraverso un sussidio economico variabile a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, per un importo medio di circa 320 euro. Accanto al sussidio, i destinatari del beneficio saranno coinvolti nella realizzazione di un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa con l’ausilio della rete territoriale dei servizi, che verrà potenziata grazie all’utilizzo dei Fondi europei. L’obiettivo è quello di accompagnare le famiglie fuori dalla condizione di povertà e renderle autonome attraverso il lavoro svolto dai servizi territoriali nella ricerca di un impiego, in attività formative, nella frequenza scolastica dei minori. Dal 2 settembre 2016 sarà possibile effettuare le richieste presso i servizi sociali dei comuni. Il Sia – spiega la Deputata del Partito Democratico – rimarrà in vigore solo per un anno. Dal 2017 infatti verrà introdotto il Reddito di inclusione, come previsto dal Ddl povertà, approvato dalla Camera dei deputati la settimana scorsa. Questa misura rappresenterà il nuovo strumento nazionale di lotta alla povertà, che potrà contare già in prima attuazione sul doppio delle risorse destinate al Sia, ovvero su circa 1,4 miliardi di euro. Nell’attuazione pratica sarà determinante il ruolo degli enti locali, in particolare la loro capacità di agire in maniera efficace ed efficiente a livello di ambito territoriale: la nuova misura infatti consentirà di sostenere le persone non solo attraverso la continuità economica degli interventi ma anche grazie a percorsi di inclusione, che necessariamente richiedono una stretta collaborazione tra i Comuni e tra loro e gli altri servizi del territorio. Per questo nel Ddl povertà abbiamo delegato il Governo a semplificare e incentivare la gestione associata dei servizi sociali. Sono molto soddisfatta per l’avvio di un percorso chiaro e concreto di lotta alla povertà a livello nazionale. So che ci vorrà tempo e molta fatica per arrivare a una copertura completa ed efficace di tutte le persone in povertà, ma abbiamo finalmente ripreso la strada delineata nell’ormai lontano anno 2000 dalla legge 328, interrotta da governi che ne avevano rinnegato l’impianto. Abbiamo reso strutturali tutti i fondi per le politiche sociali e affiancato ad essi il nuovo Fondo di contrasto alla povertà. Non ci interessano le polemiche sollevate da chi fa roboanti promesse che si riducono, una volta messe a confronto con la realtà, nel cambiare nome ai sussidi comunali da sempre erogati. A tutti coloro che operano nel sociale – conclude la Deputata – chiedo di affrontare con la consueta passione e con uno sforzo, se possibile ancora maggiore del solito, l’impegno a far funzionare questo nuovo modello di welfare che può veramente rilanciare il valore della solidarietà delle nostre comunità.”

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