Aveva deciso di “farla finita” usando il metano della propria abitazione. La Polizia di Stato, intervenuta quanto aveva già messo in atto il piano, salva lui e mette in sicurezza il palazzo.
La segnalazione è giunta al 112NUE poco prima delle dieci di domenica mattina; l’aspirante suicida, come ultimo gesto, aveva inviato un messaggio sul cellulare di un amico che ha subito dato l’allarme al numero unico per le emergenze.
I primi ad intervenire sono stati gli uomini del commissariato Casilino, diretto da Paola di Corpo; gli agenti, sentendo l’odore di gas che arrivava fino in strada, hanno prima fatto evacuare l’intero palazzo poi, aiutandosi con una lastra, sono riusciti ad entrare nell’appartamento già saturo di gas. In cucina, in terra e privo di sensi, hanno trovato un ragazzo con legata al volto una mascherina di quelle comunemente usata per l’aerosol che, attraverso un tubo era collegata da un imbuto posto sulla cucina a gas.
I poliziotti, dopo aver aperto tutte le finestre e liberato le vie aeree del giovane, sono riusciti a fargli riprendere conoscenza già prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Il manufatto che doveva servire al suicidio è stato sequestrato; l’erogazione del gas è stata chiusa dall’azienda fornitrice e l’appartamento è stato affidato ad un familiare.
Il motivo del gesto sembra sia legato alla fine del rapporto sentimentale dell’uomo con il proprio compagno.