Home » News » Cronaca » Roma, corsi di recitazione per lo spettacolo: ma è tutto finto, svelata la truffa del «volantino selvaggio»

Roma, corsi di recitazione per lo spettacolo: ma è tutto finto, svelata la truffa del «volantino selvaggio»

Pubblicato il
Dal 2013 e ancora tutt’ora, in tutta Roma vi sono dei volantini che promuovono una sedicente scuola di spettacolo, con corsi per teatro, cinema e altro. Talvolta, specie recentemente, si parla anche di una scuola di canto. Ma tutto questo, in realtà, sarebbe soltanto una colossale truffa. Nessun corso, nessuna possibilità di alimentare quello che per molti è il sogno di una vita.
 
Di reale però ci sono i soldi: da 400 a 600 euro circa versati dall’ignara vittima per un corso che non si terrà mai. Ma come è possibile tutto questo? Questa storia ce la racconta proprio un ragazzo caduto, suo malgrado, nella rete di questa sedicente accademia truffaldina. Grazie al suo coraggio molte altre persone – dalla documentazione in nostro possesso abbiamo almeno una ventina di testimonianze – hanno deciso di uscire allo scoperto. E se il denaro quasi certamente non lo vedranno più almeno possono impedire ad altri di fare la stessa fine. 
 

Finta scuola di spettacolo a Roma: ecco come funziona il meccanismo

Tutto parte con una forma di volantinaggio aggressivo. Impossibile, per chi frequenta Roma, non essersi imbattuti almeno una volta in questo manifesta attaccato alla buona. Come vedete abbiamo dovuto oscurare i riferimenti e, anticipiamo, non troverete in questo articolo il nome di questa presunta truffatrice o il nome della scuola: il motivo è semplice, dato che in corso ci sono le indagini da parte delle forze dell’ordine partite proprio grazie alla denuncia del nostro testimone, non possiamo divulgare particolari, ma attraverso l’articolo molte persone potranno evitare di cadere nella trappola. 
 
Torniamo alla storia. All’apparenza tutto fila liscio: la sedicente scuola ha perfino un sito internet dove mostra la sede (attenzione: gli indirizzi cambiano in continuazione proprio per consentire alla presunta truffatrice di non essere facilmente reperibile) e spiega le modalità dei corsi di ballo, canto, recitazione e così via ecc. Pubblicizza incontri anche con il noto regista Pupi Avati. Dalle informazioni in nostro possesso dietro questa truffa sembrerebbe esserci una sola persona, una donna, che peraltro non utilizza nemmeno il suo vero nome come vedremo, ma ovviamente è un elemento oggetto di indagini. 
 
Andiamo avanti. La sedicente segretaria, ora referente, ora responsabile alla bisogna, finge di avere questa scuola al Teatro Tordinona, dove ci sono delle lezioni, ma non sono le sue. Questo, si badi bene, è un passaggio fondamentale perché è qui che vengono portate spesso le vittime per convincerle della bontà del progetto. Dopodiché, agganciata la preda, avviene il pagamento della retta. Peccato però che i corsi non partano mai. 
 

Finta scuola di spettacolo a Roma: le testimonianze

Il nostro testimone ci racconta la sua storia che scoprirà essere comune a molte altre purtroppo. «Ho chiamato il numero che compare sul volantino recandomi al primo appuntamento. La signora mi spiega come funziona la scuola e mi chiede subito il pagamento in anticipo». Il ragazzo chiaramente rifiuta: vuole fare una lezione di prova. 

E la lezione, benché non sia della scuola, c’è, come detto. «Ci incontriamo al teatro Tordinona dove assisto effettivamente ad un corso. Non potevo immaginare che non si trattasse della scuola giusta». Come dargli torto? «A quel punto, rimango soddisfatto e decido di iscrivermi al corso, nello specifico mi interessava quello di dizione». 540 euro. C’è chi ne versa 600, altri 400, dipende ovviamente dalla tipologia di corso scelta. E si può pagare in tutti i modi, anche con bonifico. 

«Il corso sarebbe dovuto iniziare prima di Natale, ma viene rimandato per non precisati motivi di salute sempre della stessa signora. Passano le feste e la musica non cambia: questi corsi non iniziano». Ogni volta c’è sempre una scusa nuova, ci dice il testimone. «A gennaio inoltrato capisco, anche se ormai era chiaro, di essere stato truffato e la riprova me la dà il teatro che mi dice non aver nulla a che fare con la signora dei fantomatici corsi». Il ragazzo ha però un’idea. Fa chiamare una sua amica e magicamente scopre che i problemi di salute della signora (sempre la stessa che risponde al telefono) non ci sono più e che i corsi stanno per partire: «la prossima settimana» è l’indicazione temporale più frequente che le ignare vittime si sentono ripetere alla noia salvo nuovi, imponderabili, accadimenti «ci sono stati problemi, le classi non si sono formate, ecc.». 

La finta corsista rappresenta l’esca perfetta: i ruoli, in un certo senso, si sono ribaltati. All’appuntamento esplicativo si presenta però il nostro testimone che allerta anche le forze dell’ordine. E’ qui che la donna è costretta a rivelare la sua vera identità. Il castello di bugie crolla. Purtroppo però, in attesa di sviluppi dalle indagini, la sedicente referente di questi corsi è ancora libera, libera di perpetrare la sua truffa a nuove ignare vittime. 

Il problema del decoro urbano

Di questa storia, occorre precisare, se ne sono occupati anche movimenti noti nella Capitale, come ad esempio quello di “Roma fa schifo”. Principalmente l’aspetto denunciato in questi casi era quello del decoro urbano, considerando l’enorme quantità di carta appiccicata in ogni dove proprio per pubblicizzare i corsi. Anche qui, ovviamente, nessuna autorizzazione per l’affissione con la vicenda segnalata al corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Questo però non sta fermando la presunta truffatrice che recentemente è tornata alla carica con una nuova ondata di volantini. Ah, per la cronaca anche i ragazzini usati per il volantinaggio, reclutati tramite i circuiti d’annuncio online, non sarebbero stati pagati come ci hanno raccontato alcuni di loro (oltre che a commettere un illecito ma questo probabilmente non lo immaginano nemmeno). 

Finta scuola di recitazione a Roma: le altre testimonianze

Grazie all’impegno del nostro testimone in molti hanno denunciato la truffa. Ci sono video, registrazioni telefoniche, persone che hanno querelato la signora, tutto al vaglio degli inquirenti. 

«Ciao, non ci conosciamo ma anche noi siamo finiti vittima di quella truffa», iniziano tutti così i messaggi ricevuti dal nostro testimone. «Abbiamo iscritto nostra figlia al corso di musical a dicembre e ancora rimanda l’inizio. Però ha preso i nostri soldi».  «Abbiamo speso 400 euro per l’iscrizione poi di colpo il corso (sempre di altri mai della scuola, ndr) è stato sospeso». E così via, altri messaggi sempre dello stesso tenore. 
 
Tirando le somme, non sappiamo se e fino a che punto questa scuola si spinga nell’illudere queste persone: chiaramente, in linea teorica, questi corsi per quanto ne sappiamo potrebbero un giorno perfino iniziare sul serio fugando ogni dubbio. Ma per ora la situazione è questa: decine di persone che hanno sborsato una cifra x e che in cambio non hanno ottenuto nulla. 
Impostazioni privacy