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SIGMA TAU, LA NUOVA CASSA INTEGRAZIONE PARTE IL 18 GENNAIO

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Tutto come previsto già ieri. E stato firmato questo pomeriggio l’accordo alla Regione Lazio tra i vertici della Sigma Tau, le organizzazioni sindacali e le RSU aziendali. L’accordo fissa l’inizio della cassa integrazione, che durerà due anni, per altre 128 persone a partire dal 18 gennaio. L’annuncio era stato dato ai lavoratori tra mercoledì e giovedì, nel corso di tre assemblee – una a Milano e due nella sede di via Pontina – specificando che il nuovo ricorso agli ammortizzatori sociali era l’unica strada per evitare la chiusura dello stabilimento. “L’azienda non ha escluso che possano essere, nei prossimi mesi, richiamati alcuni lavoratori in cassa integrazione. Non possiamo di certo cantare vittoria, ma questo è stato il massimo che potevamo ottenere, visto che il presupposto di partenza era il licenziamento coatto di 146 dipendenti. Grazie alla mobilità volontaria siamo riusciti a scendere a 128 persone coinvolte nella CGIS”. Di diverso parere Stefano Pollari dell’USB, che questa mattina si è regato, insieme ad una delegazione di dipendenti in cassa integrazione, a protestare davanti agli uffici regionali: “Sentendo le dichiarazioni dei sindacalisti, che affermano che la trattativa è stata gestita bene, siamo rimasti esterrefatti: il nostro pensiero è che l’out-out ai lavoratori sia stato gestito benissimo, visto che il discorso è stato posto come “meglio la cassa integrazione che la mobilità o il licenziamento.  Di fatto 128 lavoratori andranno in CIGS, la ricerca è praticamente senza ricercatori e senza laboratori. Inoltre altri settori verranno esternalizzati. Si parlavi di piano industriale, in realtà abbiamo solo un piano di tagli, di cui fanno le spese i lavoratori”.

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