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Pomezia: una lite sui social e uno scambio di persona alla base dell’attentato di questa mattina (VIDEO)

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La testa di una gallina attaccata alla porta di casa, con un cartello con disegnato un teschio e la scritta di un nome tanto famoso a Pomezia quanto fasullo. Poi, sul pianerottolo, un cestino nero, con dentro della carta imbevuta di liquido infiammabile, chiodi e pezzi di vetro. L’oggetto dell’atto intimidatorio, che poteva diventare qualcosa di molto più pericoloso se la rudimentale bomba fosse esplosa, si è accorto che stava succedendo qualcosa davanti alla porta della sua abitazione, una delle case Ater del quartiere Colle Fiorito, in piazzale delle Regioni, grazie al suo cagnolino, che questa mattina alle 5:30 ha iniziato ad abbaiare furiosamente, facendo allontanare l’autore del macabro gesto prima che accendesse l’ordigno.

“Ho aperto la porta – ha raccontato l’uomo – e mi sono trovato davanti una scena assurda: una testa mozzata di animale con un cartello con un teschio e un secchio che puzzava terribilmente. Ho subito chiamato i carabinieri”.

Nel cartello c’era scritto un nome, riconducibile a un noto profilo fake che gestisce vari gruppi Facebook a Pomezia e che diverse volte è entrato in polemica, se non addirittura in lite, con varie persone del territorio. La sua satira e i suoi toni, spesso fin troppo sopra le righe, infatti, non è gradita a tutti e qualcuno potrebbe aver deciso di prendere provvedimenti. Ma, non conoscendone l’identità, avrebbe sbagliato il bersaglio.

Da qualche tempo, come racconta infatti l’uomo oggetto dell’atto intimidatorio di oggi, il suo nome viene associato a quello del fantomatico personaggio social, nonostante le sue smentite e più volte è stato fermato e apostrofato con l’appellativo del profilo fake.

“Ho sporto denuncia ai carabinieri già da qualche tempo, perché sono stato minacciato più volte da qualcuno che crede che quella persona sia io, cosa assolutamente non vera. Spero che si possa risalire all’identità di questa persona, in modo che possano lasciarmi in pace e che si possa identificare chi ha compiuto un atto così ignobile come quello di stamattina”, ha commentato l’uomo.

Sulla vicenda è stata aperta un’indagine da parte dei carabinieri.

 

 

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