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SCHIUMARINI E CELORI TRA ACCUSE E VELENI: BOTTA E RISPOSTA A SUON DI COMUNICATI STAMPA

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torre pomezia (3)

E’ lite a distanza tra il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Omero Schiumarini e l’esponente del centrodestra Luigi Celori. L’accusa di Schiumarini è quella di un mal celato “inciucio”. “Ancora una volta Pomezia passa per l’asse Celori-Di Carlo, quest’ultimo grande burattinaio di una lista civica votata, a suo dire, al rinnovamento – ha dichiarato Omero Schiumarini a proposito dell’appoggio che il candidato sindaco del centrodestra e il rappresentate di una delle liste civiche presenti al primo turno hanno dichiarato a Fucci, candidato del Movimento 5 Stelle – Fucci, vero interprete della Prima Repubblica, stringe accordi a destra e a manca in spregio a chi, in buona fede, lo sostiene. Alla faccia dell’inciucio”. Ma all’accusa ha subito replicato Celori. “Omero, ma fammi il piacere! Ora ti sei inventato un inciucio tra me, Di Carlo e Fucci per la paura che hai di perdere – ha risposto Celori – Non continuare a prendere in giro i cittadini di Pomezia: non hai mai saputo cosa dire. Devi invece parlare con Fucci di programmi e di progetti per lo sviluppo. Io per poco meno di 150 voti non ce l’ho fatta a partecipare al ballottaggio, ma la città deve cambiare e non si può pensare di ridare in mano Pomezia al centrosinistra che l’ha affossata e distrutta. Mi spiace, Omero. Questa volta ti tocca rappresentare il vecchio e non puoi farci niente. Dillo ai pometini che tu sei la continuità dell’amministrazione di centrosinistra che ci ha indebitato per oltre 200 milioni di euro. Una collaborazione tra me e Di Carlo ci fu nel 1996, quando facemmo vincere come sindaco Angelo Capriotti, per un movimento civico e politico trasversale che voleva cambiare le cose in città. All’epoca tu, Omero Schiumarini, eri consigliere comunale di Alleanza Nazionale. Ora ti ritroviamo a sinistra con una armata Brancaleone che non ha senso. Più che parlare di fantapolitica dicci cosa vuoi fare del futuro della città e con chi”.

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