PALERMO (ITALPRESS) – Sono i nuovi “accertamenti non ripetibili di tipo biologico” eseguiti oggi – nei locali del Laboratorio di genetica forense del Gabinetto della Polizia Scientifica di Palermo – a dare un nuovo input alle indagini sulla scomparsa e la morte di Viviana Parisi e di suo figlio Gioele. E a riaprire la pista che il bambino possa essere rimasto ferito mortalmente a causa dell’incidente stradale sulla A20, all’altezza di Caronia.
La Procura di Patti – che coordina l’inchiesta per omicidio e sequestro di persona – ha disposto, infatti, ulteriori analisi su sei campionature prese lo scorso 6 agosto sull’auto di Viviana, una Opel Corsa di colore grigio, per verificare l’eventuale presenza di profili genetici e eventuali comparazioni.
Sono poche, invece, le informazioni utili emerse dall’autopsia sui resti trovati tra i cespugli. Gioele è stato aggredito dagli animali nelle campagne di Caronia: è questa l’unica certezza emersa, al momento, dall’esame autoptico eseguito dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo sui resti del piccolo.
(ITALPRESS).
Gioele, si riapre la pista della morte dopo l’incidente
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