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Tendinite alla spalla? Sintomi, cause e terapie

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Il corpo umano lo possiamo considerare una macchina meravigliosa, costruita bene ma anche molto complessa. Non è facile per una persona, specie con il passare degli anni, curarlo e mantenerlo in forma, specie per chi per motivi lavorativi o di sforzo fisico dovuto alla pratica di sport a livello agonistico, tende a sollecitarlo molto e a renderlo quindi più sensibili a patologie più o meno gravi.

Per chi pratica sport come il nuoto o il tennis, ma chiaramente non solo per questo, uno dei problemi più fastidiosi può essere sicuramente la tendinite alla spalla.

Tendinite alla spalla: cos’è e perché si presenta

La tendinite alla spalla è in sintesi una fastidiosa infiammazione che riguarda e colpisce i tendini, uno o anche di più,dei muscoli che costituisce quella che si chiama cuffia dei rotatori. Quest’ultima è un complesso muscolo tendineo della spalla che le dona stabilità e protezione e consente a una persona di muovere il braccio in varie direzioni dello spazio.

Le cause di questa patologia possono essere diverse:

  • A volte capita che si accumulano nei tendini della cuffia dei rotatori dei depositi di calcio e la causa principale sarebbe, secondo il parere dei più esperti del settore,il fisiologico processo di invecchiamento. In questo caso la patologia viene chiamata nello specifico tendinite calcifica della spalla.
  • Altre volte il problema avviene a causa della completa o parziale lacerazione di uno dei tendini della cuffia dei rotatori. Questa lacerazione nella maggior parte dei casi non avviene per un trauma esterno ma è frutto di anni di movimenti sbagliati, i quali in maniera lenta vanno a ledere le fibre dei tendini.
  • Infine il problema avviene per colpa dello schiacciamento del muscolo sopraspinato, provocato da una compressione rara e anomala della testa dell’omero. Questo tipo di tendinite viene chiamata in genere sindrome da conflitto della spalla.

Quindi come vediamo sono molteplici i fattori di rischio e che possono provocare la tendinite alla spalla.

 Oltre a quelli che abbiamo citato e cioè l’invecchiamento fisiologico e anni di movimenti sbagliati ce ne sono altri quali dormire per tanto tempo sullo stesso lato in posizione scomoda  o anche attività lavorative che costringono una persona a tenere le braccia in alto o distese in avanti come per esempio lavori manovali.

Più avanti vedremo nello specifico qual è la terapia migliore in base alle situazioni e se è il caso di operarsi:di sicuro molto utile sarà la fisioterapia in un centro specializzato e anche delle sedute di onde di urto.

Ma andiamo a vedere prima quali sono in genere i sintomi e quali potrebbero essere le complicazioni di questo tipo di problema fisico.

Quali sono i sintomi e le possibili complicazioni della tendinite alla spalla?

Il problema della tendinite alla spalla è che all’inizio i sintomi che avverte una persona sono molto lievi e si palesano solo quando fa specifici movimenti e questo può essere negativo perché si rischia di sottovalutarli. Invece quando la tendinite alla spalla è a uno stadio più avanzato i dolori sono molto forti e spesso sono molto invalidanti perché impediscono al soggetto interessato di compiere molte attività quali guidare o sollevare pesi. Chi trascura questi sintomi rischia di peggiorare sensibilmente la situazione e di aggravare l’infiammazione e soprattutto avrà molta difficoltà a curarla.

Molto importante è anche la diagnosi e quindi bisognerà indagare attraverso un’anamnesi medica, una risonanza magnetica e in alcuni lo specialista richiederà anche  una radiografia e un’ecografia della spalla. Per quanto riguarda la prognosi è difficile dare delle tempistiche perché dipende dal livello dell’infiammazione.

Che tipo di terapia è più idonea?

Nei casi meno gravi in genere si decide di utilizzare una terapia conservativa e si evita di intervenire chirurgicamente:quindi si procederà con un po’ di riposo, crioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei e solo in alcuni casi il medico consiglierà una somministrazione di farmaci corticosteroidi,assunti per via endovenosa.

Nei casi più gravi si ricorrerà all’intervento chirurgico in artroscopia della spalla che non è molto invasivo e che richiederà un po’ di riposo:a prescindere dal tipo di terapia sarà molto importante la fisioterapia e anche le onde di urto, che permetteranno al paziente di recuperare più in fretta.

Chiaramente servirà pazienza, perseveranza e costanza.

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