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Sanificare un negozio: come fare?

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Da quando l’emergenza sanitaria è entrata nelle nostre vite, il termine “sanificazione” è usato sempre di più. Quando ne sentiamo parlare, lo vediamo associato al trattamento di ambienti molto frequentati, come per esempio i negozi.

Come si sanifica un negozio? Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo raccolto alcune utili specifiche in merito.

Come si sanificano i negozi?

Anche se chi ha un’attività e ha intenzione di sanificare al meglio i locali del proprio punto venditadovrebbe rivolgersi a una realtà specializzata per avere la garanzia di un lavoro fatto bene, è utile, in ogni caso, conoscere alcuni aspetti tecnici di questo settore.

Prima di entrare nel vivo delle procedure da seguire per sanificare un negozio, vediamo un punto molto importante, ossia la differenza tra pulizia e sanificazione.

  • Pulizia: procedura grazie alla quale è possibile eliminare lo sporco visibile, a prescindere dalla sua natura. In questo caso, gli esperti utilizzano sia mezzi manuali, sia soluzioni meccaniche.
  • Sanificazione: con questo termine, si chiama in causa un intervento mirato, che viene messo in atto con lo scopo di eliminare qualsiasi agente contaminante presente in un determinato ambiente. Grazie a prodotti chimici detergenti, si agisce riportando il carico microbico a livelli accettabili.

Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle procedure da seguire quando si parla di sanificazione. La prima cosa da sottolineare riguarda il fatto che, nei casi in cui un determinato punto vendita è rimasto chiuso e non frequentato per un lasso di tempo compreso tra i 7 e i 10 giorni, nel momento in cui si procede alla riapertura è necessaria soltanto la pulizia.

Un caso differente riguarda superfici particolarmente toccate, come per esempio le maniglie e gli interruttori della luce. In questo frangente, è necessario procedere con pulizia e disinfezione ricorrendo a disinfettanti caratterizzati da un’azione virucida.

Sanificazione di un negozio di abbigliamento: ecco cosa sapere

A prescindere che si parli di impresa di pulizie Roma o di realtà che si trovano in altre città, chi lavora nel settore si trova frequentemente ad affrontare la sanificazione di negozi di abbigliamento.

Come procedono gli esperti in casi del genere? Iniziamo con il dire che, quando si parla dei camerini, è necessario procedere a pulizia e disinfezione sulla base della loro frequenza di utilizzo.

Cosa dire, invece, dei capi di abbigliamento? Che, come sottolineato da più parti, il metodo migliore per sanificarli sembra essere il vapore secco. Quali sono i suoi vantaggi? Il principale riguarda senza dubbio l’efficacia nell’eliminazione di batteri e virus, che vengono raggiunti da uno shock termico che li disattiva completamente. Un altro aspetto da non trascurare è legato alla sua capacità di raggiungere anche gli angoli più ostici.

Da non dimenticare infine è la sua sostenibilità, peculiarità non trascurabile al giorno d’oggi (l’attenzione all’ambiente è considerato un driver fondamentale per l’immagine delle attività). Nel frangente specifico dei negozi di abbigliamento, è meglio non utilizzare prodotti chimici in quanto potrebbero compromettere la stabilità dei colori dei capi.

In merito al ricorso alle lampade a radiazioni ionizzanti, è bene sottolineare che potrebbero risultare dannose per i capi con colori particolarmente sgargianti.

Gli ambienti esterni vanno sanificati?

Chi ha un negozio, sa bene che non sempre l’attività si estende solo in ambienti interni. Esistono anche dellezone esterne. Vanno sanificate? Come si procede in questi casi? In tali situazioni, gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità consigliano di concentrarsi sulla pulizia ordinaria.

Particolare è indubbiamente la situazione di chi ha un ristorante o un bar: in tali frangenti, infatti, si rivela necessaria la disinfezione di superfici come quelle dei tavoli e delle sedute.

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