Il Lazio resta in zona gialla, ma con il nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo per bar e ristoranti non cambia nulla. I ristoratori – tra manifestazioni e proteste – avevano chiesto a più riprese la riapertura serale in sicurezza, ma la loro proposta è stata bocciata (nuovamente): per gli esperti il rischio di assembramenti è troppo alto, ora ancor di più con l’incubo della terza ondata alle porte e le varianti Covid che stanno avanzando nel nostro Paese. Eppure, la Capitale sembrerebbe essere pronta a dare il via libera ai ristoranti per riaprire anche per cena.
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Roma. La proposta di aprire bar e ristoranti fino alle 22
Il neo-assessore allo Sviluppo economico della Capitale, Andrea Coio, intervistato da Il Messaggero ha dichiarato che se il Governo non apre i ristoranti la sera, Roma è pronta a farlo autonomamente con un’ordinanza. L’ipotesi è quella di dare modo a queste attività di lavorare in sicurezza (anche riducendo i tavoli di un altro 50% e con un protocollo rigido) e di farlo fino alle 22, orario del coprifuoco. I controlli sarebbero ancora più serrati e mirati e si potrebbe pensare anche di introdurre il divieto di vendita di alcolici da parte dei minimarket dopo le 18.
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Come spiega il quotidiano romano, secondo il pensiero di molti (anche quello dell’Assessore D’Amato) quella della sindaca Raggi è quasi una proposta elettorale, per raccogliere consensi in vista delle amministrazioni. Per Coia, invece, si tratterebbe solo di dare respiro a quelle attività che da mesi sono alle prese con aperture, solo a metà.