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TOR SAN LORENZO, CITTADINI CONTRO L’ILLEGALITA’

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nuova californiaSi è tenuta oggi, nel parco di via Reno, una animatissima assemblea pubblica sulla sicurezza e legalità, promossa dal Cdq Nuova California. Tanti i residenti del quartiere, sensibili al problema della sicurezza e della legalità – che ad Ardea ed in particolare a Tor San Lorenzo sono sempre a rischio – erano presenti alla riunione. “Troppi furti, troppi incidenti di auto causati dai rom, troppi furti, troppa paura e nessuna tranquillità – hanno detto i cittadini – Qui non ci sentiamo sicuri”.  I cittadini, chiamati a raccolta dal presidente del comitato di quartiere Piero D’Angeli, sono accorsi in massa per organizzare future manifestazioni come fiaccolate e marce di protesta lungo via Laurentina, ma anche per segnalare i tanti disservizi di un paese in cui il 15% degli abitanti è formato da stranieri, senza contare i tanti clandestini. “Viviamo in un paese abbandonato dallo Stato – hanno proseguito i residenti, che si sono anche lamentati del rapporto con le forze dell’ordine – Non è possibile, quando si chiamano i soccorsi, sentirsi dire “non abbiamo l’auto, l’auto sta giungendo da Anzio, sono tutti fuori” e poi constatare che spesso la pattuglia arriva quando ormai è tardi”. A rafforzare i racconti dei cittadini il consigliere comunale Antonino Abate, che al microfono ha raccontato che – costretto a chiamare i carabinieri alle 22.30 – questi  sono giunti dopo due ore. Con Abate c’erano altri consiglieri come Ludovici, e Rossi ma nessuno della maggioranza. La storia di una giovane vedova ha poi scioccato tutti: la donna ha raccontato che la sua bambina è stata fatta oggetto di attenzioni da parte di un uomo adulto, ma che lei non ha denunciato per paura. Ma la sua testimonianza è stata raccolta dai carabinieri presenti, che di sicuro ora daranno inizio alle indagini. La riunione di oggi si è svolta in un clima infuocato, e solo la bravura del presidente Piero D’Angeli e del consigliere Antonino Abate hanno fatto sì che non sconfinasse in un’apologia di razzismo, cosa possibile quando la popolazione si sente abbandonata o, come in questo caso, è esasperata. In molti hanno chiesto di agire contro i rom delle “Torri” che girano indisturbati commettendo reati su tutto il territorio, anche a causa, come ha dichiarato Abate, di “un’amministrazione incapace di tranquillizzare i cittadini”. A rimarcare la protesta i cartelli affissi all’esterno del parco, dove si potevano leggere frasi come: “Tor San Lorenzo non è la succursale di Castel ROM ano, fuori tutti”, “Qui non sono tutte rose e Di Fiori”. Ormai le “Torri” sono in uno stato di precarietà igienico sanitari al limite dell’epidemia, con bambini che per strada rovistano tra l’immondizia, gli scarichi fognari e la sporcizia delle abitazioni, abbandonati dai genitori e senza che nessun assistente sociale si accorga di loro. Il consigliere Abate ha ricordato che tutto questo è dovuto al fatto che la legalità è un optional, lo Stato assente e che  molti sapevano di votare “Un sindaco che è stato rinviato a giudizio per induzione alla concussione, che la colpa è dei tanti che si sono venduti i voti (sono state presentate denunce per brogli elettorali, ndr) e di uno Stato assente”.  Abate ha poi concluso dicendo di essere “disponibile a mettermi in testa per ogni manifestazione legale e firmare per primo una denuncia alla Procura per la mancanza di legalità”.  Ma un commerciate ha ricordato al consigliere che la legalità deve valere per tutto, ricordando che non è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine per combattere l’abusivismo commerciale nei 706 ettari demaniali, “forse – ha dichiarato il commerciante – perché i commercianti abusivi che non vengono controllati dalle forze di polizia votano, mentre  i rom no”. Il sindaco Luca Di Fiori, al quale è stato riportato telefonicamente quanto accaduto, riferendosi ad Abate ha commentato: “Lasciamolo parlare, molto presto dovrà ricredersi”.

Luigi Centore

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