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Aprilia, APL denuncia: “Via della Chimica ancora base logistica di traffici illeciti”

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di “Aprilia in Prima Linea” in merito all’occupazione abusiva dello stabile di via della Chimica, ad Aprilia, da parte di stranieri irregolari.
“Nonostante continui lo stillicidio di crimini e furti in città, molto spesso ad opera di stranieri irregolari, rimane tutt’ora del tutto immutato lo stato di attività dell’occupazione abusiva di Via della Chimica, ormai con tutta evidenza, eretta a base logistica di numerosi traffici. L’emergenza legata alla sicurezza ad Aprilia anche nel periodo estivo ha toccato livelli insostenibili, e ad essa si stanno sempre più spesso aggiungendo episodi di degrado e violenza come quello registrato giorni addietro al Parco Friuli, ad opera di una donna di origine Rom che ha provato ad adescare due bambini finendo poi per denudarsi e dare in escandescenze davanti a tutti all’arrivo delle Forze dell’Ordine. Esse dopo averla tratta in stato di fermo, non hanno potuto far altro che foto segnalarla e rimetterla subito in libertà. Ricordiamo che nel mese di Giugno, furono inviate delle missive al Prefetto di Latina da parte dell’europarlamentare Mario Borghezio, dietro nostra sollecitazione, proprio per chiedere radicali interventi di sgombero delle aree occupate e di assicurazione alla giustizia di chiunque vivendo in quei luoghi avesse pendenze o conti da regolare con la collettività. Di conseguenza, la richiesta verteva sull’evidente necessità da parte dei cittadini di maggiore sicurezza in generale, e alla luce di questa legittima sete di tranquillità e legalità che Aprilia in Prima Linea sta seguendo in questi giorni il processo di nascita, di alcuni Comitati spontanei – su base di Quartiere – di cittadini per la vigilanza del territorio, mettendo a disposizione le proprie forze e competenze. Ciò era inserito nel nostro P.O.S. (Piano Organico per la Sicurezza) presentato nei mesi scorsi con l’On. Fabrizio Santori, nel quale era scritto nero su bianco come in questa situazione si debba necessariamente cambiare il ruolo della collettività, passando da uno stato di passività ad uno di “cittadinanza partecipativa”. E’ chiaro che ciò deve essere inserito in una strategia organica e d’insieme e che ciò deve essere e rimanere, un’attività di segnalazione e supporto alle Forze dell’Ordine senza dare l’impressione di combattere il caos attuale con il Far West. Ciò serva piuttosto a creare un clima politico e culturale dove le criminali politiche di tagli indiscriminati alla sicurezza dei cittadini, e al contempo l’aumento dei finanziamenti per le politiche di supporto all’immigrazione selvaggia e incontrollata in atto, siano abbandonate e si ritorni a privilegiare i territori e le esigenze di chi li abita.
Emanuele Campilongo, Segretario Politico APL”

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