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Foliage nel Lazio? Tre luoghi da non perdere assolutamente

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Foliage alle cascate di Monte Gelato

E anche la stagione autunnale è arrivata. Dopo un caldo anomalo che si è prolungato fino a fine ottobre, ora il tempo si prepara ad invertire la rotta con pioggia, nebbia e meno ore di luce. E sì, siamo ufficialmente in autunno. E questa stagione è sinonimo di foliage.

Cos’è il foliage?

Foliage” è una parole inglese che sta ad indicare il naturale spettacolo delle foglie che mutano il loro colore in autunno. Le foglie cadute per terra formano un tappeto variopinto che va dal giallo, all’arancione, fino al rosso e al marrone, creando una tavolozza dai colori cangianti. 

Il ‘fogliame’, appunto, apporta anche dei benefici psico-fisici. Infatti, recarsi nei boschi e perdersi in lunghe camminate fotografiche stimola la circolazione sanguigna e apporta buonumore, oltre che a stimolare la creatività attraverso l’utilizzo della fotocamera. Senza dimenticarci il potere benefico della cromoterapia en plein air. 

Foliage nel Lazio: dove vederlo 

Il foliage si può ammirare tra la fine di ottobre e tutto novembre, prima che la stagione si faccia troppo fredda. Si può apprezzare maggiormente nelle regioni del Nord-Italia, per via della grande quantità di boschi presenti. Tuttavia, anche nel Lazio ci sono luoghi dove si può ammirare questo spettacolo della natura. Ve ne citiamo 3: faggeta di Monte Cimino, Bosco di Manziana, Parco Regionale Valle del Treja

Faggeta di Monte Cimino

Questa faggeta si trova nella provincia di Viterbo, ideale per chi ama la natura e la tranquillità. Inoltre, si possono fare anche passeggiate a cavallo o in bicicletta.

All’interno di questa faggeta si possono scorgere diversi punti di interesse: la Torretta e sito proto-storico in vetta; massi trachitici; la rupe tremante (Sasso Naticarello) e i faggi secolari più alti d’Europa.

Bosco di Manziana

Questo bosco è popolato da alberi di cerro, aceri, castagni, betulle e molte altre specie vegetali. E’ esteso per 580 ettari e si trova nella zona di Roma Nord, appena a 5 km dal lago di Bracciano.

Il bosco ospita una diversità di vegetazione tra le più rare, quali rose selvatiche, pungitopi, agrifogli e cerri secolari, il tutto cosparso da un inebriante odore dai fiori dall’aspetto selvaggio. Questo luogo è anche casa per la volpe, per la faina e per la donnola.

 

Parco Regionale Valle del Treja

E’ un’area naturale protetta del Lazio, con una legge istituita nel 1982. Il parco si trova compreso nei territori di Calcata e Mazzano Romano. La sua superficie si estende per 628 ettari.

Nel borgo di Calcata è possibile ammirare dei bellissimi murales che ricoprono la facciata di intere palazzine di pietra.

Il Treja è un modesto corso d’acqua che sorge dai monti Sabatini per confluire nel Tevere all’altezza di Civita Castellana. Sono circa 30 km di percorso nei quali attraversa una campagna in buona parte coltivata, ma le acque nel tempo hanno creato un mondo ancora selvatico: è quello delle forre, scavate nei teneri tufi dell’antico vulcano sabatino. Questo è quanto si apprende dal sito www.parchilazio.it   

 

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