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TERRENI CONTESI, SE NE RIPARLA

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Si è tenuta oggi la riunione della commissione urbanistica di Ardea, nella quale si sono discussi tutti i punti all’ordine del giorno tranne quello sul nuovo cimitero, che è stato ritirato, mentre è stato quello riguardante il piano per il posizionamento dei nuovi distributori di benzina. Prima dell’inizio ufficiale della discussione, l’assessore al bilancio Maria Pia Pagano ha ventilato l’idea di rispondere alla Presidenza della Repubblica in merito alla definizione dei terreni provenienti dalle convenzioni, molti dei quali finiti in mano a privati costruttori o semplici cittadini. L’Assessore ha richiesto il chiarimento dei confini comunali e la titolarità di terreni siti nel territorio del Comune di Ardea intestati invece a quello di Pomezia. Una discussione che ha visto alcuni consiglieri frenare l’iniziativa che metterebbe fine al dilemma sollevato in consiglio comunale dal presidente Policarpo Volante, per definire in modo inequivocabile quella che viene considerata “l’invasione” territoriale da parte del comune di Pomezia. L’attuale confine arriva sulla Pontina (oggi Pontina Vecchia) e non, come dice testualmente il decreto del Presidente,“Sino al ponticello situato a valle della strada Pontina in prossimità della proprietà Soldati e Orsini, costeggia e attraversa la SS 148”. Altro dilemma che dovrà sciogliere l’ufficio del Presidente della Repubblica è quello dei terreni e di tutti i beni immobiliari, come da documentazione ed elaborati grafici allegati e censiti al N.C.T ed al N.C.E.U., che fanno parte del territorio del Comune di Ardea, ma attualmente intestati al “Comune di Pomezia per la Comunità di Ardea”: sono o no di proprietà del Comune di Ardea? Se passasse la teoria del valente architetto Vincenzo Diana, responsabile dell’ufficio patrimonio, si arriverebbe all’annullamento di tutti gli atti di assegnazione e trasferimento di proprietà dei terreni della Banditella Alta, alienati da un Ente che non ne avrebbe titolo ad occupanti senza diritti, i quali avevano acquistato da eredi di assegnatari originari. Una situazione che vedrebbe l’amministrazione comunale incorrere in diversi reati di natura penale, quale l’assegnazione di terreni frazionati abusivamente, che potrebbero far sorgere l’ipotesi di lottizzazione abusiva. Su questi terreni, infatti, successivamente sono state edificate abitazioni regolarizzate con permesso di costruire in sanatoria.

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