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Bonus figli e fringe benefit a 1.000 euro per tutti: cosa potrebbe cambiare, le novità del Dl Lavoro

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Secondo la Legge di Bilancio del 2023, potrebbe subire modifiche anche il bonus figli. Tra questi, si parla di fringe benefit (compensi in natura) dal valore di 1.000 a nucleo familiare. Nel nuovo DL Lavoro, arriverebbero dei vantaggi anche per quei dipendenti che non hanno figli. Tra le modifiche, poi, anche la modalità smartworking, che scadendo a giugno 2023, potrebbe essere proprio cancellata e mantenuta attiva solo per i lavoratori in fasce fragili. 

Come cambia il bonus figli?

I limiti dell’esenzione fiscale dei fringe benefit potrebbe salire a 1.000 ciascuno, con l’aggiunta di un bonus figli con la detassazione di 660 euro e per un massimo di tre bambini. Intorno a queste ipotesi, starebbero ruotando le idee per modificare il DL Lavoro all’interno del Governo Meloni. Il provvedimento, come sappiamo, è stato approvato allo scorso CDM del 1 Maggio 2023. Quell’incontro alzò il compenso dei tessi detassati che un’azienda può distribuire ai propri dipendenti, passando da 258 euro a 3 mila euro. Una clausola valevole, però, solo per i dipendenti con figli.

Più aiuti per i dipendenti con figli

L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ragiona su un allargamento della platea, con l’obiettivo di far arrivare il bonus ad ancora più lavoratori. Al momento, si sta contando quanto servirebbe di copertura necessaria: secondo i calcoli del Governo, una cifra vicina ai 250 milioni di euro. Per fringe benefit, nelle aziende, si intende dei contributi economici dati al dipendente in forma diverse da denaro, che poi si ritrovano in busta paga. La detassazione prevista dal DL Lavoro del Governo Meloni, almeno al momento vedrebbe una durata temporanea. C’è però un aspetto da sottolineare: la stessa premier Giorgia Meloni vorrebbe rendere tali aspetti definitivi per ogni azienda, evitando di ritoccare ogni anno tutta la documentazione inerente a questi aspetti. A Open, la Presidente del Consiglio spiega: “Vogliamo rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio”. 

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