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Tari a Roma, scovati 100 evasori in pochi giorni: fioccano le multe

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La gestione rifiuti a Roma continua a faticare, soprattutto se riguarda la ristorazione. È l’esito impietoso dei controlli portati avanti nelle ultime ore da Ama che, tampinando diversi locali del Centro storico, ha scoperto irregolarità sia nella raccolta differenziata, sia sui bollettini Tari. Dopo i blitz notturni della municipalizzata, è emersa una lunga lista di infrazioni soprattuto da parte delle attività dedite alla movida. Centinaia gli evasori riscontrati, con multe che fioccano tra bar e utenze non domestiche.

Multe ai gestori di bar e ristoranti al Centro: centinaia di evasori Tari

Tra gli evasori riscontrati durante i controlli, Ama ha colto centinaia di esercenti che trasgredivano alla normativa imposta nella raccolta dei rifiuti. Tra queste, molti dei titolari di attività al Centro storico non rispettano le regole basilari nella raccolta porta a porta per le utenze non domestiche. Il conferimento dei materiali, che si tratti di vetro o plastica, è sbagliato o fatto con approssimazione. Esistono poi degli orari precisi da osservare per esporre i rifiuti fuori dalle attività commerciali o di ristorazione, orari che non sono rispettati, rendendo difficile agli addetti Ama procedere con la raccolta. Senza contare anche i ritardi coi pagamenti della Tari, la tassa sui rifiuti. Stando ai controlli Ama e dei vigili del Nad, il 30% degli esercenti sottoposto a controlli rientrerebbe in questa casistica.

In arrivo 100 verificatori a Roma per i controlli sulla differenziata

Nel frattempo Ama è impegnata nel raggiungimento di un accordo con la Città Metropolitana per rafforzare i controlli della polizia locale sui trasgressori. L’obiettivo è ampliare il numero di verificatori sul territorio di Roma Capitale fino a 100 addetti in più. Oltre a monitorare il corretto conferimento della spazzatura da parte degli esercenti, si accerteranno del rispetto delle regole anche da parte di condomini e utenze domestiche nelle ore diurne come quelle notturne.

Più giri di raccolta al giorno, che nelle zone della movida dovrebbero salire anche a tre turni, un maggior numero di camioncini e di netturbini a lavoro, un monitoraggio costante sulle quantità di rifiuti ritirati così da indicare quelle utente che non rispettano il calendario di raccolta. Queste le direttive che dovrebbero essere osservate dalla municipalizzata, da introdurre gradualmente, così da garantire alla cittadinanza un servizio di raccolta capillare ed efficace. Tuttavia, il condizionale rimane d’obbligo in quanto, a oggi almeno, la realtà è decisamente diversa e i maleodoranti sacchetti restano in strada.

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