Nuovo sciopero sul fronte del trasporto pubblico a Roma e nel Lazio, stato di agitazione dei dipendenti della ditta Cotral. La mobilitazione si terrà venerdì 29 settembre 2023 e il servizio non sarà pertanto garantito.
Dopo lo sciopero dello scorso 18 settembre dunque, si profila un’altra giornata all’insegna dei disagi per i pendolari in particolare quelli che sfruttano le linee dell’azienda del trasporto Regionale, tra cui moltissimi studenti. Vediamo dunque le modalità con cui verrà attuato lo sciopero, gli orari e le fasce di garanzia.

Sciopero Cotral, orari e modalità venerdì 29 settembre 2023
L’iniziativa di mobilitazione è stata promossa dall’organizzazione sindacale USB che aderirà ad uno sciopero nazionale che si svolgerà con i seguenti orari:
- Inizio servizio – 08:30: servizio regolare.
- Dalle 08:31 alle 16:59: sciopero, possibili soppressioni e disagi.
- 17:00 – 20:00: servizio regolare.
- 20:01 – fine servizio: sciopero, possibili soppressioni e disagi.
Per informazioni sulle corse, spiega l’azienda, è possibile consultare il profilo Twitter e la sezione “Tempo reale” dell’app BusCotral.
Le motivazioni dello sciopero
Sindacati e lavoratori incroceranno le braccia rivendicando tutta una serie di istanze che, come accennato, fanno capo ad una più ampia mobilitazione al livello nazionale. Questi i punti sollevati:
- La sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
- Il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;
- Il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;
- Una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le SS. e le associazioni datoriali di categoria;
- Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, del congelamento e del calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili;
- Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali;
- Il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti;
- La necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti.