Ma Zoomarine non è solo “semplice” divertimento. Continua infatti la sinergia tra il parco e l’IDI per la cura dei bambini autistici attraverso la Pet Therapy.
Il progetto vuole creare una sinergia tra gli animali e i bambini. Animali che, hanno dimostrato ricerche scientifiche, aiutano i piccoli affetti da questa malattia a imparare a relazionarsi col mondo esterno. Come immagine scelta per rappresentare l’evento è quella di un delfino che affiora in superficie sotto lo sguardo curioso di un lemure. È la prima volta in Europa che i due animali, forse tra i più popolari nell’immaginario dell’infanzia, svolgeranno un ruolo trainante a sostegno dei bambini autistici, riassunto nella formula: “Un delfino per emergere dal proprio sommerso, un amico per uscire dalla foresta dell’isolamento”. I programmi, distinti ma paralleli, sono seguiti con interesse dalla comunità scientifica e nascono dalla collaborazione tra uno dei più noti ospedali della Capitale, l’Idi, e due strutture che costituiscono un’eccellenza per Roma e il suo territorio: Bioparco e Zoomarine.
L’idea è partita un anno fa, quando un gruppo di bambini tra gli 8 e i 14 anni, affetti da autismo, ha iniziato a frequentare regolarmente, con l’assistenza di genitori, terapeuti e addestratori, la Baia dei Pinnipedi di Zoomarine, popolata da foche e leoni marini. I risultati di questi primi dodici mesi saranno illustrati con il supporto delle immagini dal professor Davide Moscato, Responsabile del Centro di Pet Therapy dell’Idi, che vanta un’esperienza decennale e un’apposita fattoria, dotata di caprette, conigli e pony. “L’incontro con animali insoliti e sorprendenti, come un leone marino di 400 kg – ha spiegato nel comunicato di presentazione del progetto il professor Moscato – ha gradualmente aiutato i bambini a emergere dal proprio sommerso, attraverso una spinta emotiva che ha fatto affiorare nuove capacità relazionali, giungendo perfino a interagire in maniera autonoma”. “La valenza sociale e scientifica dei risultati ci spinge a prendere il largo – ha dichiarato Cigarini – passando dalla Baia dei Pinnipedi all’Isola dei Delfini, che agli occhi di un bambino appariranno più stupefacenti e comunicativi delle otarie, determinando un’emozione ancora più intensa e offrendo l’opportunità di un contatto più ravvicinato”. “Un grande ospedale – ha invece osservato il Direttore Generale dell’Idi, Domenico Temperini – ha il compito di valorizzare la “vocazione sanitaria” delle realtà esistenti sul territorio. Per questo, dopo l’esperienza positiva realizzata con Zoomarine, abbiamo ritenuto di coinvolgere una istituzione prestigiosa come il Bioparco, che proprio quest’anno compie cento anni”. Per l’ex giardino zoologico di Roma risponde il presidente Paolo Giuntarelli: “Aderiamo con entusiasmo, seppure in via sperimentale, a un progetto che nell’anno del centenario esalta la funzione solidaristica, oltre che didattica, del Bioparco. Lo facciamo attraverso un animale che grazie al cinema è diventato un simbolo di simpatia e socievolezza. Ci auguriamo che i lemuri, con il loro approccio affettuoso e solare, possano stimolare i bambini autistici a uscire, a piccoli passi, dalla foresta dell’isolamento”.