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CONSORZI E BARRIERE: FATTA LA LEGGE, SI CERCA L’INGANNO

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Sbarre, cancelli, tornelli, muri: se da una parte l’amministrazione comunale di Ardea sta facendo di tutto per rimuovere le barriere di accesso al mare poste dai
consorzi privati, dall’altra si tenta di tutto per evitare che “estranei” entrino o semplicemente passino attraverso tali consorzi. Mentre oggi procedevano gli interventi di esecuzione dell’ordinanza emessa dirigente all’urbanistica Aristodemo Pellico  su ordine del Sindaco Carlo Eufemi da parte della ditta incaricata e degli operai dell’autoparco, scortati dagli agenti della Guardia di Finanza di Pomezia, dai Carabinieri di Ardea, dalla Polizia di Stato del commissariato di Anzio e dalla polizia municipale, c’era chi ha trovato una “soluzione” per non far passare nessuno lo stesso: dopo i vasi di fiori posizionati al posto delle sbarre, ora è la volta del Consorzio “La sbarra”, dove il presidente ha inviato una lettera di rassicurazione a tutti i consorziati, nella quale si legge che “a seguito delle recenti notifiche ricevute da parte del comune di Ardea per la rimozione degli accessi al  mare e a causa degli ingenti danni subiti dagli altri consorzi , si è ritenuto di salvaguardare le nostre sbarre togliendole momentaneamente dalla loro collocazione. Questo però non vuol dire che noi non ci stiamo opponendo a questo abuso con ogni mezzo legale né tantomeno che chiunque possa entrare nel nostro consorzio. A tal proposito si comunica che avendo dato disposizioni più severe al servizio di controllo accessi, non si potrà  accedere più nel consorzio senza contrassegno o cartoncino debitamente compilato”. Da tale missiva  – ha dichiarato in una nota La Destra di Ardea – a carico della Presidente del Consorzio, emerge chiaramente l’istigazione a commettere dei reati penali, e per tale motivo La Destra di Ardea chiede alle Autorità Comunali e alle Forze di Polizia di procedere a termini di legge contro chiunque ostacoli l’ingresso dei cittadini al Consorzio La Sbarra e invita i cittadini stessi, qualora gli venisse vietato il transito all’interno del suddetto Consorzio a far immediatamente intervenire le Forze dell’Ordine denunciando l’accaduto. Invita altresì la Presidente a rivedere le sue disposizioni onde evitare di doverne poi rispondere nelle sedi opportune e di avvalersi solamente di quei mezzi che la legge Le mette a disposizione”.

Più plateali le proteste da parte di un gruppo di manifestanti che, durante l’abbattimento di un muro che chiudeva la strada tra due consorzi, hanno bloccato i lavori protestando contro l’ordinanza. Immediatamente sono intervenute le forze dell’ordine che hanno riportato la calma ed ha permesso la ripresa degli abbattimenti. L’operazione “mare libero” proseguirà nei prossimi giorni fino al completo abbattimento di tutte le barriere che ne impediscono l’accesso.

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