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Blocco auto Roma, fioccano multe per i trasgressori. Assotutela: «Class action contro ordinanza». Raggi: «Provvedimento necessario»

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Inquinamento Lazio
Il blocco delle auto a Roma, predisposto ormai a cadenza sempre più frequente dal Campidoglio, continua ad alimentare polemiche. Adesso una delle associazioni dei consumatori si è esposta promuovendo una class-action contro i provvedimenti del Sindaco di Roma Virginia Raggi. Ma il primo cittadino, dal canto suo, rivendica le motivazioni dell’iniziativa. 

Blocco delle auto a Roma e smog: class action contro ordinanza Raggi

Alla luce delle segnalazioni cittadine e delle contestazioni di numerosi automobilisti in transito in queste ore a Roma, Assotutela ha deciso di promuovere una class-action contro l’ordinanza della sindaca Virginia Raggi che limita la circolazione veicolare privata dentro la Ztl Fascia Verde della Capitale d’Italia.
 
«A nostro giudizio – scrive Assotutela – esistono le basi legali per fare causa al Campidoglio e ottenere i risarcimenti per le multe elevate ieri e l’altro ieri. L’ordinanza antismog del Comune, infatti, oltre a essere inutile e palliativa, appare tardiva e illegittima, cagionando così un danno ai poveri automobilisti, transitanti nella Fascia Verde».
 
«Comprendiamo la volontà amministrativa di tutelare ambiente e salute, ma il provvedimento della Raggi risulta molto limitativo, anche in considerazione del fatto che è mancata e sta mancando qualsiasivoglia pianificazione di alternativa sostenibile in città. Dunque, Assotutela è a disposizione dei cittadini e tutti insieme ci rivolgeremo agli enti giudiziari competenti per vedere rispettato il diritto alla libera circolazione», conclude la nota del presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.

La difesa di Virginia Raggi

Il Sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi ha affidato ad un lungo post su Facebook le motivazioni che hanno spinto la sua Amministrazione a procedere sulla linea delle limitazioni al traffico.

«Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse, come l’area fumatori di un aeroporto, e 10 persone che fumano al suo interno. L’aria in breve tempo diventa irrespirabile. C’è un problema: le porte non possono essere aperte. Rimanere così al suo interno è insostenibile. A quel punto per migliorare la situazione viene chiesto a cinque persone di non fumare. L’aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori».

Meno auto, meno smog. «E’ quello che sta accadendo nella città di Roma dove, in questi giorni, l’aria registra una alta concentrazione di polveri dannose alla salute anche a causa dei gas di scarico delle automobili e delle condizioni climatiche che ne favoriscono l’accumulo. Come amministrazione siamo intervenuti con gli strumenti emergenziali a disposizione: negli orari più trafficati, abbiamo vietato la circolazione alle automobili più inquinanti. E’ come se avessimo chiesto a una parte dei fumatori di non appesantire ancora di più l’aria della stanza chiusa».

«Guardate queste immagini. Rappresentano la concentrazione di gas e polveri sottili previste in città nelle giornate di oggi e di domani. Se non intervenissimo la situazione peggiorerebbe e il ritorno alla normalità sarebbe più lontano. C’è chi dice che i motori diesel euro 6 non inquinano. Non è proprio così
Ecco il link alla relazione degli uffici tecnici per rispondere alle domande più frequenti: https://www.comune.roma.it/web/it/notizia/smog-le-risposte-alle-vostre-domande.page».

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