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Pontina, il campo nomadi di Castel Romano potrà rimanere solo altri 4 anni: poi andrà chiuso

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E’ una sorta di decreto a tempo quello con cui la Regione Lazio autorizza il tanto discusso insediamento rom sulla Pontina a Castel Romano “solo” per altri 4 anni poi, almeno sulla carta, il campo dovrà essere chiuso. L’atto regionale serve a superare gli obblighi di tutela ambientale della riserva naturale Decima Malafede, e si applica sui terreni di proprietà di Roma Capitale.

Ad occuparsi del sito di Castel Romano sarà Roma Capitale che proprio a novembre scorso aveva chiesto, nell’ambito della presentazione dei piani elaborati dall’amministrazione capitolina per il superamento dei campi nomadi sul territorio comunale, più tempo per la risoluzione dell’insediamento tra Roma e Pomezia, richiesta – da qui la deroga concessa dalla Regione Lazio – che ha fatto per l’appunto slittare di altri 4 anni (fino al 2021) il termine ultimo per la chiusura del campo. 

“Roma Capitale” – si legge nella nota Presidenziale – procederà pertanto “al definitivo e completo superamento del villaggio della solidarietà di Castel Romano secondo quanto indicato nel “progetto per il superamento del villaggio attrezzato di Castel Romano (novembre 2017 – dicembre 2021)”.

E ancora: “Roma Capitale” – che dovrà vigilare nel frattempo sullo stato dei luoghi – sarà tenuta a “presentare alla Direzione regionale competente per materia e all’Ente di Gestione Roma Natura, una relazione semestrale sullo stato di attuazione del progetto per il superamento del villaggio attrezzato di Castel Romano. Di stabilire che qualora Roma Capitale non rispettasse le previsioni del Cronoprogramma – Governance del progetto per il superamento del villaggio attrezzato di Castel Romano, la Regione Lazio valuterà la revoca della deroga alle misure di salvaguardia di cui al presente Decreto”.

 

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