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Abusi sessuali su minori: educatore 35enne finisce ai domiciliari

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Avrebbe dovuto sostenerli nel loro percorso educativo e di crescita ma così non è stato. Al centro della vicenda un educatore che abusava dei ragazzini che frequentavano alcune associazioni. All’epoca dei fatti, una delle vittime non aveva ancora compiuto 14 anni. Le indagini sono nate a seguito della denuncia dei genitori ed ora all’educatore è stato imposto il divieto di avvicinarsi alle parti offese. Infatti, il Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione – ha emanato un Decreto applicativo della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Polizia di Stato con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e divieto di avvicinamento alle parti offese, nei confronti di un 35enne di Terracina, attualmente agli arresti domiciliari.

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La violenza sessuale nei confronti dei minori 

I ragazzini si fidavano di lui e mai avrebbero potuto immaginare quali fossero in realtà le sue vere intenzioni. L’uomo, impegnato quale educatore presso alcune associazioni, si era reso responsabile di reati di atti sessuali nei confronti di minorenni. Fatti per i quali grazie ad un’intensa attività di indagine scaturita dalle denunce presentate dal genitore di una delle vittime, era stato dapprima arrestato e poi sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Ora, dalle indagini è poi emerso che all’epoca dei fatti una delle piccole vittime non ancora quattordicenne

Il provvedimento

Al provvedimento di oggi si è giunti a seguito della proposta formulata dal Questore di Latina Raffaele Gargiulo, nell’ambito della costante attività di monitoraggio e prevenzione dei reati contro la persona. Inoltre, il Tribunale di Roma, concordando con le richieste formulate dalla Questura, ha emanato nei confronti del predetto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia di Stato per due anni, con l’ingiunzione di non avvicinarsi alle persone offese, di non rincasare più tardi delle ore 21.30 e di non uscire di casa prima delle ore 6.30.  

Il divieto di avvicinamento

La misura di prevenzione inflittagli prevede, oltre all’obbligo di soggiorno per anni due nel Comune di residenza, il divieto di avvicinamento alle parti lese e a meno di 500 metri dalle loro abitazioni, ai luoghi ove svolgono le attività scolastiche ovvero ai luoghi dalle stesse abitualmente frequentati. All’uomo inoltre è stato altresì prescritto di non avvicinarsi ai luoghi frequentati da minori di anni 18,  come scuole, luoghi di ritrovo nelle parrocchie, parchi gioco.

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