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Fiumicino, domani sciopero per nidi e materne. Possibili disagi

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Possibili disagi domani per genitori e bambini, a causa di una manifestazione sindacale e dello sciopero indetto dalla Cisl FP Roma Capitale e Rieti che interesserà il personale educativo e scolastico del Comune di Fiumicino.

LO SCIOPERO E I POSSIBILI DISAGI

Il Comune informa le famiglie che negli asili nido e nelle scuole materne comunali ci potrebbero essere problemi: possibile mancanza di maestre/maestri e di bidelle/bidelli e magari chiusura di qualche scuola (proprio per la mancanza del personale).

Per questo è necessario che le famiglie si organizzino anticipatamente.

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO

A spiegare lo sciopero è il sindacato in un comunicato, in cui si legge:

“Domani giovedì 22 marzo 2018, in occasione della proclamazione dello sciopero di tutto il personale educativo e scolastico del Comune di Fiumicino, si terrà in Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa di Fiumicino, antistante il Comune, una manifestazione degli educatori e insegnanti di asili nido e scuole dell’infanzia comunali. La vertenza, aperta già da alcuni mesi, è incentrata sulla necessità che il Comune di Fiumicino applichi il Decreto Madia dello scorso anno che prevede la stabilizzazione diretta del personale precario, in alcuni casi da oltre venti anni già in servizio, di asili e scuole dell’infanzia comunali, attingendo dalle graduatorie dei concorsi pubblici già svolti nel 2014. Purtroppo, l’amministrazione si ostina a voler procedere con nuovi concorsi pubblici che però permettono soltanto la riserva dei posti al 50% per il personale precario già in servizio. La vertenza interessa oltre 100 insegnanti ed educatori a tempo determinato, ma coinvolge anche il personale di ruolo per le gravi condizioni lavorative legate alla carenza delle sostituzioni ed alle
condizioni precarie di alcune strutture comunali. In media dal 2015 ad oggi il Comune di Fiumicino spende oltre 5 milioni di euro l’anno per il personale a tempo determinato, quindi la stabilizzazione diretta di questo personale non inciderebbe in
alcun modo sul bilancio. Al contrario l’espletamento di nuovi concorsi sta già comportando un aggravio alle casse comunali con il pagamento degli straordinari ai dipendenti che hanno dovuto verificare i titoli di migliaia di concorrenti e nei prossimi mesi dovrà sostenere ulteriori spese per organizzare le prove pre-selettive per oltre 1700 concorrenti del concorso degli educatori di asilo nido, per non parlare poi delle commissioni d’esame. Spese che riteniamo inutili e superflue vista la possibilità prevista per legge della stabilizzazione diretta dei precari già in servizio, per questo abbiamo già inviato nei giorni scorsi apposito esposto alla Funzione Pubblica, alla Corte dei Conti e all’ANAC. Abbiamo chiesto in Prefettura, in occasione del tentativo di conciliazione, anche la comparazione dei costi tra le procedure concorsuali attuate dal Comune e la soluzione di stabilizzazione diretta da noi proposta, ma ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta. Invitiamo alla manifestazione oltre agli educatori ed
insegnanti, anche le forze politiche, i comitati dei genitori e tutti coloro che vorranno sostenere una battaglia di diritto di questo personale, per debellare la piaga del precariato che continua purtroppo a colpire i lavoratori e le loro famiglie”.

 
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