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Roma, operazione ‘stazioni sicure’: il bilancio della Polizia di Stato

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Sono 2.709 le persone controllate, 1 persona denunciata in stato di libertà, 13 le sanzioni contestate in materia ferroviaria, 152 i bagagli al seguito controllati, oltre ad altri 40 controllati presso il deposito bagagli. 5 le misure di allontanamento dallo scalo ferroviario proposte in osservanza delle diposizioni in materia di sicurezza nelle città. 177 operatori impiegati e  98 scali ferroviari interessati. Questo è il bilancio dell’attività della Polizia di Stato –  Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Lazio nell’ambito dell’Operazione “Stazioni Scure” svolta nella giornata di ieri, promossa su scala nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria ed incentrata sul rafforzamento delle attività di controllo straordinario del “territorio ferroviario”. In particolare gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Ciampino hanno rinvenuto, nei pressi di una banchina, una borsa contenente due computer e un tablet del valore complessivo di oltre 1.000 euro. Gli operatori Polfer, analizzando il contenuto del pc sono riusciti a risalire all’identità del proprietario che, rintracciato telefonicamente, si è portato al posto di polizia per rientrare in possesso di quanto smarrito, esprimendo sentiti ringraziamenti per gli operatori. Invece, nella stazione di Civitavecchia i poliziotti  si sono adoperati per recuperare dei farmaci salvavita assunti da un uomo, dimenticati a bordo del treno a Maccarese e segnalati dalla moglie che in lacrime li aveva informati della dimenticanza una volta scesa dal treno. Gli operatori, dopo aver individuato il convoglio, hanno contattato il Capotreno fornendogli le indicazioni che hanno permesso il rinvenimento dei medicinali, che sono stati poi consegnati ai due coniugi. Gli Agenti del Settore Operativo di Roma Termini hanno controllato una giovane donna di nazionalità rumena che si aggirava in maniera sospetta tra i viaggiatori all’interno dell’impianto ferroviario. La stessa è risultata avere numerosi precedenti di polizia  nonché un divieto di ritorno nel comune di Roma, motivo per il quale è stata denunciata in stato di libertà.

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