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Pomezia: il TAR interviene ancora sul servizio di mensa scolastica

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E’ una storia infinita che si trascina nelle aule dei tribunali amministrativi, quella dell’appalto per la gestione del servizio di mense scolastiche nel Comune di Pomezia.
Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato dall’ATI Solidarietà e Lavoro e Vivenda Spa, ha infatti deciso dare torto al Comune di Pomezia e di annullare la determina dirigenziale dello scorso 1° aprile con la quale l’amministrazione aveva deciso “di procedere all’annullamento in autotutela dell’aggiudicazione provvisoria (…) del Servizio di refezione Scolastica per gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primarie”. Un annullamento dell’annullamento, in pratica, che riporta le società vincitrici del contestato appalto a gestire il servizio senza timore che venga affidato alla seconda classificata, la ATI formata dalle società Elior Ristorazione spa e dalla Innova. Queste ultime, dopo aver visto la graduatoria, avevano deciso di presentare ricorso a causa di presunte irregolarità riguardanti – tra l’altro – la carenza di certificazione antincendio. Proprio questo aveva spinto il dirigente a emettere la determina, impugnata però da Solidarietà e Lavoro e Vivenda Spa e “congelata” dallo stesso TAR il 27 aprile di quest’anno.
E ora, dopo una lunga battaglia legale – ricordiamo che tra ricorsi vari la questione va avanti da circa due anni – il TAR si è espresso nuovamente su questa vicenda facendo presente che le irregolarità a cui si riferisce il Comune nella determina che annullava l’affidamento del servizio non giustificano tale decisione, lasciando quindi a Solidarietà e Lavoro e Vivenda Spa il compito di proseguire nella gestione del servizio. Un servizio che, ricordiamo, ha un valore economico di circa 7 milioni di euro.
Adesso il Comune, oltre a incassare la sconfitta, dovrà, insieme alle ditte Elior e Innova, oltre a pagare le proprie spese legali, risarcire anche quelle sostenute da Solidarietà e Lavoro e Vivenda, stabilite dai giudici in seimila euro.

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