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Un giorno di pioggia a New York, Woody Allen racconta le difficoltà dell’amore adolescenziale

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Un nuovo capolavoro di Woody Allen si presenta “Un giorno di pioggia a New York”, che fa immergere il famosissimo regista di New York in una commedia sull’amore adolescenziale

Protagonisti della sua storia due ragazzi appena ventenni di nome Gatsby Welles (Timothée Chalamet di Chiamami col tuo nome) e Ashleigh Enright (Elle Fanning di Maleficent), collegiali che hanno iniziato la propria storia d’amore tra i banchi dello Yardley College. I ragazzi sono rappresentati da Allen come estremi opposti, cui viene lecito vedendo l’arco della narrazione chiedersi: perché stanno insieme due persone così diverse? Lui ribelle proveniente da una famiglia ebrea di New York, che preferisce il gioco d’azzardo e il piano bar per svoltare nella vita. Lei studentessa “precisina” e figlia di banchieri, che spesso per la sua ingenuità si fa trasportare dagli eventi in cui si trova immersa.

Sarà proprio l’intervista programmata per il college di Ashleigh al famoso regista Roland Pollard (Liev Schreiber della serie tv Ray Donovan) a portare i fidanzati in un viaggio che doveva preannunciarsi romantico a New York, ma che nell’arco della narrazione farà emergere tutta la surrealtà di Woody Allen. Da una parte una studentessa costretta a mille peripezie per seguire il suo mito Rolan Pollard nel momento di crisi artistica, in una condizione dove la sua ingenuità la porterà ad accantonare la sua relazione con Gatsby e mettere in dubbio il suo fidanzamento per avvicinarsi al bellissimo attore Francisco Vega (Diego Luna di Rogue One: A Star Wars Story).

Dall’altra si vede l’immagine di un Gatsby a cui i continui impegni e contrattempi di Ashleigh rovinano questa vacanza romantica a New York, tanto da doversi tenere occupato tra alcol, poker e vecchi amici d’infanzia. Sarà qui che incontra Shannon (interpretata da Selena Gomez), da sempre invaghita dal ribelle newyorkese e soprattutto l’unica persona in grado di fargli comprendere nell’arco di tutto il film i suoi veri sentimenti e le priorità a cui lui dovrebbe dare credito nella vita. Saranno proprio questi eventi a creare una bolla surreale tra “zii incontrati in posti impensabili” ed escort da 5.000 dollari a riavvicinarlo alla famiglia, portandolo all’incontro con la detestata madre.

In un intreccio narrativo molto complesso ma altrettanto godibile per gli amanti del genere, Woody Allen s’immerge nell’amore adolescenziale firmato “Anni 2000: “Un giorno di pioggia a New York” traccia quel solco che mixa molto bene il mondo attuale dei teenager con i loro problemi sentimentali e il vintage tanto amato dal regista statunitense, con caratteristiche che ben si combaciano anche ai gusti artistici di Gatsby essendo musicista di piano e amante del vintage.

Il finale è da ritenersi stupendo, sopratutto perché mostra quel “lieto fine” che tanti ragazzi aspetterebbero dopo una la chiusura di una storia d’amore burrascosa con la propria ragazza: oltre all’arte filmica della stessa scena – peccato qualche errore di sceneggiatura, con un tramonto non proprio ripreso al meglio – che ci riporta ai primi film cinematografici, anche la comparsa sotto la pioggia di New York della persona di cui ci si è innamorati per profondità e semplicità rende molto emozionale questa parte conclusiva della pellicola.

Magistrale l’interpretazione di Timothée Chalamet, che ben si accosta a questo ruolo di adolescente ribelle tutto poker e anticonformismo. Bene anche Selena Gomez, con l’artista texana che ben si cimenta al surreale amore adolescenziale pensato da Allen. 

 

LA CENSURA NEI CINEMA STATUNITENSI

Il film sancisce il ritorno sulle scene del grande cinema di Woody Allen, che attendeva questa pellicola dalla fine della sua produzione nell’Ottobre 2017. In questo tempo il regista neyworkese ha dovuto fare i conti con numerosi scandali caduti sulla sua testa: dalle accuse di molestie contro la figlia Dylan, alla polemica innestata con i circoli del #MeToo per questi suoi atteggiamenti, le sue critiche a questa realtà e per aver rilasciato un’intervista dove con il suo noto sarcasmo dichiarava come “si sarebbe trovato bene a comparire su un poster del noto movimento femminista”

Dichiarazioni che hanno fatto arrabbiare i movimenti femministi ma soprattutto i produttori cinematografici americani, che hanno deciso di boicottare questo il film di Allen per distribuirlo ai cinema statunitensi: non ultima una causa chiusa pochi giorni fa tra il regista e il colosso di Amazon, nata proprio sull’onda di questi fatti e chiusa con un compromesso tra entrambe le parti. 

 

SELENA GOMEZ: IL SUO SECONDO TEMPO CINEMATOGRAFICO

Si preannuncia un gradito ritorno sulla scena cinematografica quello di Selena Gomez, visto che è il primo grande impegno dell’attrice e cantante dopo il trapianto di rene dovuto al Lupus con cui combatteva dal 2013.

La pellicola sarà un modo per tornare ad abbracciare i suoi fan, magari superando anche il trauma legato ai tanti insulti degli haters che l’hanno colta spregevolmente in questi ultimi mesi di degenza per la malattia. 

 

UNO CHALAMET CHE VEDREMO OVUNQUE…

Il film di Woody Allen è solo il primo grande impegno per il giovanissimo attore Timothée Chalamet, che in questi mesi vedremo ovunque tra cinema e televisione

Nonostante la giovanissima età anagrafica è già un sex symbol per tantissime ragazze, che potranno anzitutto vederlo dal 15 Dicembre 2019 su Netflix con la trasposizione streaming di Chiamami col tuo nome.

Sempre su Netflix si cimenterà nel film storico The Kingche è già visibile sulla piattaforma digitale. 

Dal 30 Gennaio 2020 tornerà sul grande schermo, questa volta per interpretare Laurie nel film Piccole Donne di Greta Gerwig. 

 

VOTO PELLICOLA: 7 1/2

 

 

 

 

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