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ACCERTAMENTI SULLA TARSU: L’EX ASSESSORE MANISCALCO SPIEGA GLI “AUMENTI”

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Da qualche settimana diversi cittadini di Pomezia stanno ricevendo notifiche di accertamento che riportano supplementi sulla TARSU degli ultimi 5 anni. In parecchi si sono lamentati, sostenendo di aver visto lievitare i metri quadri delle loro abitazioni e, di conseguenza, gli importi relativi alla tassa sulla raccolta dei rifiuti. Sulla confusione che si è creata intorno agli avvisi di pagamento cerca di fare chiarezza l’ex Assessore ai Servizi Finanziari Antonio Maniscalco, illustrando il lavoro svolto negli ultimi mesi del 2012 inmerito alle verifiche effettuate per il quinquennio 2007-2011. “Negli ultimi mesi la società Andreani Tributi ha accertato più di 15 milioni di euro di evasione nel Comune di Pomezia per quanto riguarda la tassa sui rifiuti – ha dichiarato Maniscalco – Per la quasi totalità degli atti emessi la verifica consiste in un accertamento sulla evasione e/o elusione (evasione parziale) della TARSU, effettuata attraverso la misurazione delle planimetrie depositate presso l’Agenzia del Territorio ed il successivo confronto con quanto effettivamente dichiarato (a ruolo) o non dichiarato dai contribuenti. Per le utenze non domestiche aventi una superficie maggiore a 400 mq il provvedimento di accertamento è stato emesso soltanto a seguito di sopralluogo in loco svolto da personale incaricato”. In tutto sono state misurate 65.088 unità immobiliari, tra utenze domestiche, commerciali, industriali ed uffici. Gli accertamenti totali sono stati 4576, per un importo totale di evasione di 15.102.650 euro, di cui circa 6 milioni e 700 mila euro di evasione totale e circa 8 milioni e 300 mila euro di evasione parziale. “Questo – ha continuato l’ex Assessore – dimostra che, con questa attività, è stato avviato un importante e vigoroso lavoro di lotta all’evasione tributaria TARSU su tutto il territorio comunale, rivolta particolarmente alle imprese, attività commerciali, studi tecnici, professionali, medici ed anche ai nuclei familiari che, in barba alle normative vigenti e soprattutto alla serietà dei cittadini onesti, non hanno mai pagato il tributo dovuto per l’igiene della Città, il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’aspetto negativo di questa attività di ricognizione è la notifica degli accertamenti per l’elusione della tassa ai numerosi residenti che, a causa della cattiva informazione avuta in precedenza, hanno pagato il tributo in quota parziale, ricevendo oggi un conteggio integrativo per gli anni 2007-2012. Un aspetto positivo, che a mio avviso deve essere considerato dai cittadini di Pomezia, è la certezza che con questo lavoro si avrà il censimento completo e la messa a ruolo, con l’inserimento nella Banca Dati Comunale, di tutti quei soggetti evasori totali del tributo che ad oggi hanno usufruito illegittimamente del servizio R.S.U. a titolo gratuito. Questo consentirà di rendere reale il detto “pagare tutti per pagare meno”, avendo così la possibilità di rivedere le singole tariffe, ed eliminare gli oneri relativi ai posti macchina, cantine e quant’altro incide troppo sui costi della TARSU. Un lavoro, questo, portato avanti dall’Amministrazione De Fusco a beneficio e rispetto dei cittadini onesti di Pomezia che hanno sempre pagato, e che va a colpire i “soliti furbi” che evadono le tasse per i servizi pubblici che ricevono”. Maniscalco conclude lanciando una frecciata all’Italia dei Valori. “In considerazione dei numeri esposti, ed in particolare quelli di carattere economico, colgo l’occasione per esternare il mio rammarico per non aver avuto la possibilità di portare a termine, insieme al Sindaco e alla maggioranza di Governo di questa Città, il lavoro di risanamento del bilancio comunale iniziato con l’approvazione dell’esercizio 2012, interrotto con le dimissioni di 15 consiglieri comunali, ed in particolare di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che avevano preteso la “gestione diretta” dell’Ufficio Tributi, che il Sindaco, per ovvi e molteplici motivi, non gli ha voluto affidare. A buon intenditor poche parole”.

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