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ALLA IRBM DI POMEZIA LA “BIOECONOMY ROME 2012”

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Si svolge oggi e domani la seconda edizione di Bioeconomy Roma, conferenza internazionale che verte sulla ricerca innovativa e ad alto impatto nella biologia molecolare, sull’economia della ricerca e sullo sfruttamento delle scoperte scientifiche a favore della sanità. La conferenza internazionale, organizzata da CNCCS (Collezione Nazionale dei Composti Chimici e Centro Screening) composta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dall’Istituto Superiore di Sanità e all’IRBM Science Park, ha aperto la sessione questa mattina proprio all’IRBM di Pomezia e si concluderà domani presso la biblioteca del Senato “G. Spadolini”. Alla sessione di benvenuto hanno partecipato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e del CNCCS Enrico Garaci, il Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà, il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco.

“Un benvenuto a tutti nella nostra Città – ha detto il Primo Cittadino – E’ importante per Pomezia e per me, in qualità di Sindaco, condividere con questa platea un momento così importante di rilancio della ricerca coniugata allo sviluppo, nazionale ed europeo. Ancora di più per chi, come me, è quotidianamente a contatto con imprenditori locali in difficoltà, investiti dalla congiuntura recessiva e dalla crisi economico-industriale del nostro territorio. E’ una soddisfazione veder crescere nella nostra Città realtà che investono nella ricerca e nelle eccellenze di casa nostra. Ricordo ancora l’inaugurazione dell’Istituto di Ricerca di Biologia Molecolare (IRBM) nel 1990, e oggi, grazie all’investimento e alla passione dell’imprenditore Di Lorenzo (che ha acquisito IRBM nel 2009, ndr), siamo qui ospiti di una realtà in controtendenza, che fa della ricerca, dello sviluppo e dell’occupazione le basi della propria mission. Non posso che ringraziare IRBM per aver creduto in Pomezia e soprattutto per aver investito, ieri come oggi, nel campo della ricerca, perché senza ricerca non c’è futuro”.

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