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APE Sociale, anticipo della pensione: che cos’è e chi può richiederlo

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C’è tempo fino al prossimo 15 luglio per chiedere l’Ape sociale, cioè l’anticipo della pensione. Non tutti, però, possono fare la domanda perché bisogna che vengano rispettati dei requisiti per ottenere il contributo. Ma quali sono? E come funziona? Si tratta, lo ricordiamo, di un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS, entro dei limiti di spesa. 

Chi può fare domanda per ottenere l’Ape sociale

Per ottenere l’Ape sociale bisogna rispettare dei requisiti, ecco quali:

  • “almeno 63 anni di età;
  • almeno 30 anni di anzianità contributiva; per i lavoratori che svolgono le attività gravose l’anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni
  • non essere titolari di alcuna pensione diretta”.

Ma non solo. Come si legge sul sito ufficiale dell’INPS, “l’indennità APE Sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, ma devono rispettare questi requisiti:

  • “si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, ovvero per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato a condizione che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

Le altre categorie professionali incluse sono: 

  • professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • tecnici della salute;
  • addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
  • artigiani, operai specializzati e agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni”.

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Qual è l’importo e come presentare la domanda

Il contributo non può superare i 1.500 euro al mese e viene erogato per dodici mensilità annuali, fino all’età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.

Ma come fare domanda? C’è tempo fino al 15 luglio, ma prima dovranno essere verificati i requisiti dall’INPS: bisognerà accedere sul sito con le credenziali, poi una volta che viene dato l’ok, si può presentare la richiesta, seguendo tutta la procedura. L’INPS, quindi, comunicherà l’esito entro il 15 ottobre (per chi ha presentato domanda entro il 15 luglio) ed entro il 31 dicembre (per chi lo farà entro il 30 novembre). 

 

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