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Aumento pensioni a luglio 2023: per chi e cosa cambia

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Con l’imminente inizio di Luglio 2023, si torna a parlare di aumento delle pensioni in Italia. O meglio, il proseguo degli aumenti sugli assegni da destinare a tutti i pensionati italiani. Se da una parte il Governo Meloni non ha ancora chiarito con quali coperture vuole rinnovare gli aumenti anche per il prossimo anno, dall’altra il trattamento minimo nel 2024 dovrebbe crescere del 2,7%. O almeno così spera l’Esecutivo italiano.

L’aumento delle pensioni per Luglio 2023

Già da Luglio 2023, Giorgia Meloni ha voluto guardare a una manovra che tutelasse una particolare fetta dei pensionati: gli over 75. In tal frangente, le loro pensioni minime potrebbero vedere un aumento stimato tra l’1,5% o il 6.4%. Ma si guarderà anche alle pensioni minime, in una Manovra di bilancio che avrebbe già dovuto vedere la luce nel mese di Gennaio 2023. 

Lo sforzo sulle pensioni minime

In diverse occasioni, sia Giorgia Meloni che Giancarlo Giorgetti si erano espressi favorevoli all’aumento delle pensioni minime. Un impegno che non può rimanere solo verbale, ma che spinge il Governo a valutare azioni immediate sulla faccenda. Già da Luglio 2023, infatti, almeno 1.3 milioni che attualmente percepiscono la pensione minima, riceveranno anche i famosi arretrati legati ai mesi che vanno da gennaio a giugno 2023. 

Come cambia la pensione per alcune persone il prossimo mese?

I cambiamenti ci saranno, seppur minimi e senza che tali soldi in più garantiscano un maggiore potere d’acquisto. Come abbiamo studiato negli scorsi mesi, gli aumenti a persona ruoteranno intorno a un aumento di circa 10 euro. Per quello che concerne le pensioni minime, per il mese di Luglio 2023 l’aumento sarà di 8,46 euro. Praticamente, chi si ritrova in questa categoria pensionabile, avrà un assegno per il prossimo mese pari a 599,32 euro. 

I calcoli dell’INPS sulle pensioni minime di Luglio 2023

Come scrive il sito di Affaritaliani, sarà particolare il calcolo delle pensioni nel prossimo mese: “Sono escluse dalla base di calcolo le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio, le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima, l’importo aggiuntivo della pensione); – aveva chiarito l’INPS ad aprile – le prestazioni di carattere assistenziale; le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione”.

Le pensioni minime nel 2024: cosa cambierà?

Non c’è da pensare solo alle pensioni minime del 2023, ma serve guardare attentamente anche alle oscillazioni in vista dell’anno prossimo. Un discorso ben compreso da Giorgia Meloni, dove le proiezioni dell’Esecutivo prevedono un aumento delle pensioni minime pari a 2,7%. Ovvio però come il Governo non voglia fermarsi qui, provando a essere più ambizioso sull’argomento. 

Pensioni minime a 700 euro nel prossimo futuro

La grande ambizione della premier Giorgia Meloni, come trapela da Palazzo Chigi, sarebbe quella di portare le pensioni minime a 700 euro mensili. Una cifra di gran lunga migliore in confronto alle attuali pensioni, considerato come i pensionati si ritroveranno nelle tasche quasi 250 euro in più e, di conseguenza, un maggiore potere di acquisto. 

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