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BCE: novità in arrivo e rischi per l’Italia

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Cresce l'apprensione per i paesi con un maggior debito pubblico a seguito della conferenza della Bce

La scorsa settimana la Banca Centrale Europea, BCE, durante la consueta conferenza stampa ha esposto quali sono i piani che guideranno l’azione da qui ai prossimi sei mesi.

Com’era prevedibile, l’evento, ha portato ad una crescita dello spread tra i Btp e i Bund tedeschi. Quest’ultimi sono arrivati, per la prima volta, oltre i 230 punti.  

In questa delicata e complessa situazione, cosa accadrà nei paesi con un elevato debito pubblico come l’Italia? 

Conferenza della BCE: novità e preoccupazioni 

La crescita dello spread — soprattutto nei paesi con un elevato debito pubblico — è direttamente proporzionale alla politica economica della Banca Centrale Europea. In merito, va poi sottolineato che il taglio al Qualitative Easing e l’aumento dei tassi di interesse avrà sicuramente delle concrete conseguenze sulle economie dei paesi maggiormente fragili. 

Le rassicurazioni di Lagarde 

Nonostante il clima di comprensibile apprensione da parte di tutti quei paesi dove il debito pubblico è alto, la Bce non manca di rassicurare. Infatti, ad una domanda posta a Christine Lagarde — Presidente della  Banca Centrale Europea — sul possibile aumento degli spread per i paesi maggiormente indebitati la risposta è stata ‘niente panico’, dal tono, per l’appunto, rassicurante. 

Ora, se è evidente che un passo così importante a livello monetario in questo delicato momento storico sia stato più che valutato; è altrettanto indubbio che la fase di assestamento tra il passaggio da un’economia espansiva come la precedente e una maggiormente restrittiva come la seguente, risulterà complesso, specialmente per i paesi con un debito pubblico elevato.  

 

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