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Contributi Figurativi per la Pensione, lo Stato li paga a chi è malato e disoccupato: ecco come fare domanda

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Purtroppo ci sono tante situazioni in cui persone con disabilità non possono lavorare o sono costrette ad abbandonare il proprio lavoro. Una realtà che viene affrontata forse non troppo spesso. Per questo abbiamo pensato di mettere ancora alla luce quanto siano importanti i contributi figurativi e quanto possano essere utili. Sono stati pensati solo ed esclusivamente per favorire tutte le persone affette da patologie che si trovano senza un lavoro o che non possono cercarlo. Ecco come funziona. 

Contributi figurativi, cosa sono 

Nel sito dell’INPS si legge: ” I contributi figurativi sono contributi accreditati nelle Gestioni pensionistiche dei lavoratori pubblici o in quelle dei lavoratori privati, senza onere a carico degli stessi”. Quindi un compenso destinato a tutte le persone con problematiche che impediscono un normale svolgimento del lavoro. Questa disposizione però ha alcuni limiti che vanno chiariti. 

Diritti del lavoratore 

Generalmente, quando il lavoratore deve assentarsi dal lavoro per: malattia maternità, disoccupazione, cassa integrazione, o altri motivi; il datore di lavoro non deve necessariamente pagare i contributi previdenziali. In alcuni di questi casi però, devono essere assicurati determinati contributi. 

Affinché si possa assicurare al lavoratore la copertura assicurativa e il diritto alla pensione, la legge dispone i cosiddetti contributi figurativi che ricadono sul conto assicurativo dei lavoratori iscritti presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori. I contributi non sono versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore, ma dallo Stato. 

Come fare domanda 

Quindi, l’accredito è previsto esclusivamente per periodi di tempo, riconosciuti dalla legge. Questi operano nelle seguenti condizioni: 

  • il periodo massimo di accredito figurativo per l’assenza dovuta a malattia è stato per lungo tempo indicato in 52 settimane (12 mesi) nell’intera vita assicurativa;
  • dal primo gennaio 1997 la copertura è cresciuta progressivamente di due mesi ogni tre anni, fino a raggiungere il tetto limite pari a 22 mesi (95 settimane), nell’intera vita assicurativa.

Per fare domanda non ci sono assolutamente termini di scadenza. Basta, in occasione della domanda di pensione, fare riferimento e seguire le pratiche.

 

 

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